
“Non fermeranno il nostro sogno”, scrive il leader del Movimento Cinque Stelle Beppe Grillo sul suo profilo Facebook rimandando con un link ad un intervento pubblicato sul suo blog intitolato “Un sogno per volare” a firma di Viviana Vivarelli.
Un sogno che però il leader pentastellato rischia di vedere sgretolarsi, nonostante il sostegno di molti, dalle ultime vicende che hanno colpito il M5S a partire dalle ultime espulsioni di due parlamentari che dovranno essere discusse mercoledì prossimo, all’annuncio della creazione di un direttorio, visto da alcuni come uno strumento in cui si sancisse un’organizzazione partitica del movimento.
Il sogno che si frantuma
Un sogno che per Marco Baldassarre, deputato M5S è per ora sospeso. Infatti, al programma Agorà su Rai3, il deputato ha spiegato che “sono giorni particolari da giovedì scorso in poi”, raccontando di essersi recato anche lui a Marina di Bibbona davanti alal villa di Grillo che “ci ha fatto un po’ aspettare, abbiamo parlato con lui al telefono e poi siamo entrati”.
“Ci ha detto che nel Movimento va tutto bene così”, ha dichiarato Baldassare
“Voglio dire che il M5S rispetto al progetto iniziale è cambiato. Ma i principi e le speranze, che gli Italiani avevano e hanno ancora in noi, rimangono”, ha poi aggiunto Baldassare, sostenendo che “è su tutto ciò che noi dobbiamo ancora basarci”.
“Sono andato a Marina di Bibbona con gli altri proprio per avere un confronto diretto con Grillo, per capire cosa sta succedendo e che cosa pensa. Purtroppo dalle sue parole si evince che o non si rende conto della situazione o che per lui va bene la deriva che ha preso il Movimento 5 Stelle”, ha però sottolineato il deputato che pur non sentendosi tradito da Grillo, l’incontro di Bibbona “è stata una batosta forte”.
“Ci ha detto che non ci fidiamo più di lui ma non è vero”, ha replicato il deputato che ha poi affermato che “se siamo partiti da Roma per Marina di Bibbona è perché con lui volevamo ricostruire tutto il percorso che per noi è cambiato”.
L’arma dell’ideale
Mentre Baldassare si lasciava andare nelle confidenze, sul blog di Grillo, questa mattina la Vivarelli ha voluto invece dare slancio e speranza al movimento: “Il potere lo sa benissimo che può piegare l’energia fisica di ognuno o può comprare la volontà dei venali o manipolare le idee dei deboli o confondere le conoscenze degli ignari ma non potrà mai piegare la convinzione di un uomo sicuro di muoversi per il bene di tutti”.
“L’arma più forte che abbiamo è il nostro ideale. Ma questo ideale non sta in uno statuto, in un libro di leggi, in un codice o nel programma di chicchessia”, sottolinea Vivarelli, spiegando che “un ideale è un sogno che cammina. È un sogno collettivo e partecipato, che migliora giorno per giorno, in cui ognuno è fondamentale e fa parte di un universo, che si trasforma e innova e non dipende più da uno e meno da un altro, ma ha bisogno dell’amore di tutti e della volontà di ognuno per crescere ogni giorno in qualità e quantità”.
Per cui ricorda la pentastellata che il sogno “ha bisogno della solidarietà e dell’unione degli intenti, del disinteresse personale nelle mete, e di una idea forte di miglioramento sociale che non richiede capi privilegiati o capitali investiti o collusioni letali ma purezza di cuore e volontà che non cede”.
“Questo sogno di tutti ci trascende e migliora è grato a chi si assume più compiti o si espone in prima persona, e ha bisogno di guide e personalità capaci, ma non crea miti o duci, perché sa che è passato il tempo degli eroi singoli ed è arrivato quello dei movimenti consapevoli”, ha poi aggiunto riferendosi all’idea del direttorio, sollecitata da Grillo.
Una lotta per il movimento del popolo
“E lo sanno anche loro che è facile attaccare una persona ma è impossibile fermare un popolo in cammino”, ha poi rilanciato la Vivarelli che infine esorta a proseguire il percorso avviato da M5S: “Sta nelle cose che la lotta sarà lunga e difficile, e avrà i suoi momenti di caduta e conoscerà delusione e stanchezza. Ma se il nemico sembra troppo potente ricordiamo sempre che non è mai esistita nella storia una potenza apparentemente invincibile che non sia caduta e spesso proprio quando sembrava più forte. Nessuno è mai restato al potere quando si allargava il movimento di popolo che gli era contro”.
Una lotta, una corrente che deve trovare le forse e trovare gli strumenti per gestirsi in modo autonomo così come richiesto dal movimento al di là della presenza di un leader carismatico come può essere la figura di Grillo.
Quella forma di democrazia partecipativa alla quale lo stesso fondatore di M5S aspirava. E proprio in questo Zeitgest, spirito del tempo, che suscita l’esigenza di una nuova forma di democrazia, ieri è stato presentato al Teatro Quirino di Roma un nuovo soggetto politico intitolato “Noi-Democrazia partecipativa” che vuole essere appunto un partito delle persone, capace di partecipazione. Non a caso, Pellegrino Capaldo, a nome della sua Fondazione Nuovo Millennio, cui “Noi” si è ispirato, ha dichiarato che “il liderismo porta al partito padronale, il partito non può essere padronale ma partecipativo”.
C.D.