Rifiuti, critiche “ambientaliste” a ministro Galletti

Discarica (MARIO LAPORTA/AFP/Getty Images)
Discarica (MARIO LAPORTA/AFP/Getty Images)

La condanna della Corte europea ai danni dell’Italia per la gestione dei rifiuti riapre il dibattito politico sul tema, con in  prima linea il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, che sostiene: “Le politiche del ministro dell’Ambiente Galletti sui rifiuti porteranno ad altre infrazioni europee, perché si sta puntando tutto su inceneritori e discariche”. Secondo il co-portavoce del partito ambientalista, “si è scelta una direzione opposta a quella indicata dall’Europa perché la raccolta differenziata, che andrebbe promossa e incentivata è stata mortificata nelle norme del decreto Sblocca Italia. Per questa ragione temo che, per quanto riguarda la gestione dei rifiuti quella di oggi non sarà, purtroppo, l’ultima bocciatura per l’Italia”.

“Sul sistema e sulla gestione dei rifiuti è avvenuto quello che denunciavamo da tempo” – sostiene il deputato di Sel, Filiberto Zaratti, segretario della commissione speciale rifiuti – “La Corte Europea sanziona l’Italia con la più grande multa mai data ad uno Stato membro ed emette così un giudizio definitivo sul totale fallimento della gestione dei rifiuti nel nostro paese. Gestione fallimentare proseguita con il provvedimento governativo Sblocca Italia che continua a lasciare in mano alle lobbies degli inceneritori e dei gestori delle discariche la soluzione del problema. Inceneritori e discariche sono le due facce della stessa medaglia”.

Zaratti contesta poi il ministro Galletti: “Invece di intervenire a posteriori e rassicurare che non pagheremo la multa ci spieghi cosa ha fatto il suo dicastero per aumentare la raccolta differenziata e il riciclaggio. Solo con un piano nazionale sui rifiuti con al centro la raccolta differenziata e il riciclo dei rifiuti il nostro Paese riuscirà a sanare una situazione esplosiva”.

Le critiche del Movimento 5 Stelle

Critici anche i membri M5S della commissione Rifiuti e i deputati della Commissione Ambiente: “È una vergogna perché i cittadini pagano le tasse sui rifiuti e ora pagano nuovamente. Noi abbiamo chiesto al governo con numerosi atti ispettivi e di indirizzo di occuparsi della questione e ora pagheremo tutti l’inettitudine di questo ministro e di questo governo”. Per i pentastellati, il ministro Galletti “mente e la risposta è nella legge di Stabilità: per gli interventi di bonifica dei siti contaminati sono stati stanziati per il 2014 e 2015,  30 milioni di euro per far fronte all’infrazione comunitaria 2003/2007. Poi, rilevata l’insufficienza delle risorse disponibili per la definitiva soluzione delle problematiche ambientali relative alle 43 discariche individuate, nel decreto, si scrive, saranno previsti specifici criteri prioritari di finanziamento. È evidente che quindi non sono questioni risolte”.

Chiosano i parlamentari 5 Stelle: “Il ministro vaneggia: 30 delle 45 discariche ad esempio si trovano in Abruzzo dove risultano contaminate anche le falde acquifere. Invece di negare il problema, ci interpelli: noi abbiamo una visione completa della situazione e le soluzioni per affrontare finalmente e risolutivamente questo disastro. Il Movimento Cinque Stelle ha da sempre piani alternativi, validi ed efficienti per la gestione dei rifiuti e per combattere le ecomafie. Il tempo è scaduto è c’è bisogno di un vero cambio di passo, altrimenti moriremo affogati dai rifiuti illegali e strozzati dalle multe europee”.

Pd difende operato del governo

Opposto il giudizio del Pd, attraverso Enrico Borghi, capogruppo in commissione Ambiente: “In questi anni, al contrario, rispetto alla data di innesco del monitoraggio quando esistevano migliaia di discariche abusive, si è arrivati a circoscrivere il fenomeno a 45 impianti, dei quali 30 sono già finanziati per la bonifica e altri 15 stanno per esserlo. Né’ il governo Letta né il governo Renzi sono stati con le mani in mano, al contrario hanno dato una decisa spinta alla risoluzione della problematica”.

Aggiunge Chiara Braga, responsabile ambiente del Pd: “I dati più recenti confermano che la quota di rifiuti in discarica è in progressiva riduzione, con un contestuale aumento della raccolta differenziata e del recupero di materia, con una riduzione di 5 milioni di tonnellate di rifiuti urbani conferiti in discarica dal 2009 al 2013. L’Italia è impegnata per la piena attuazione della direttiva europea in materia di rifiuti, che mette al primo posto la prevenzione della produzione di rifiuti e solo all’ultimo lo smaltimento in discarica, come dimostrano anche le recenti misure approvate dalla Camera nel Collegato ambientale in tema di raccolta differenziata, riciclo e recupero di materia”.

Infine l’eurodeputata Simona Bonafé: “Per ottimizzare il ciclo dei rifiuti, serviranno ulteriori risorse ed una delle soluzioni potrà essere l´utilizzo dei fondi Ue per il finanziamento di impianti per il riuso/riciclo. Essi potranno dare una spinta verso la creazione di una economia circolare, pacchetto di cui sono relatrice al Pe. Un pacchetto che vuole vedere il rifiuto come una nuova risorsa”.

 

GM