Roma: maxi operazione contro sistema corruttivo negli appalti

Campidoglio, Roma (Filippo Monteforte/Afp/ Getty images)
Campidoglio, Roma (Filippo Monteforte/Afp/ Getty images)

E’ in corso da questa mattina a Roma una maxi operazione condotta dai Carabinieri del Ros e della Guardia di Finanza per smantellare “un’associazione di stampo mafioso” che ha portato a 37 arresti, di cui 8 ai domiciliari, e al sequestro di beni per 200 milioni di euro.

L’indagine, battezzata Mondo di mezzo, è stata coordinata da tre pubblici ministeri, Luca Tescaroli, Paolo Ielo e Giuseppe Cascini , sotto la supervisione del procuratore capo della procura di Roma Giuseppe Pignatone e ha portato, in due anni di ricerche, alla luce un’organizzazione che ha operato per almeno dieci anni di malavita, sviluppando un “ramificato sistema corruttivo” edificato per l’assegnazione di appalti e finanziamenti pubblici dal comune di Roma e dalle aziende municipalizzate con interessi anche nella gestione dei centri di accoglienza.

Secondo gli inquirenti a capo dell’organizzazione mafiosa, vi sarebbe l’ex terrorista dei Nar ed ex della Banda della Magliana, Massimo Carminati e tra gli arrestati figurano anche l’ex ad dell’Ente Eur, Riccardo Mancini, l’ex presidente di Ama, Franco Panzironi, e Luca Odevaine, capo della polizia provinciale.
In tutto risultano anche 39 indagati, accusati di reati a vario titolo che spaziano dall’associazione di tipo mafioso, estorsione, usura, corruzione, turbativa d’asta, false fatturazioni, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio e altri reati.
Tra questi risultano indagati anche l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, il consigliere regionale Pd Eugenio Patanè, il consigliere Pdl Luca Gramazio e il presidente dell’Assemblea capitolina Mirko Coratti.
Le abitazioni, gli uffici comunali e regionali sono stati perquisiti dai militari del Ros. L’indagine ha fatto emerge un complesso intreccio con infiltrazioni nel tessuto imprenditoriale politico e istituzionale.

C.D.