Ast: accordo in dirittura d’arrivo, resta il nodo dei salari

ThyssenKrupp (Getty Images)
ThyssenKrupp (Getty Images)

La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha deciso di rinviare la propria partenza per Bruxelles, dove doveva partecipare alla riunione del comitato delle Regioni, per prendere parte alle ultime, decisive ore della vertenza Ast, che da quasi 24 ore no-stop si sta svolgendo al Mise. Le ultime notizie riferiscono di una situazione di stallo, per la soluzione della quale si attende una risposta anche dai vertici di Thyssenkrupp.

Potrebbe essere un segnale, questo, di quanto si sia vicini alla conclusione di questa lunghissima trattativa, alla quale le parti in causa stanno comunque continuando a lavorare. Il punto di contatto finora raggiunto riguarda il numero di esuberi volontari, che porterà 290 persone all’esodo incentivato con una buonuscita di circa 60 mila euro.

Resta da chiarire ancora, dopo la questione licenziamenti, quella dei salari, sulla quale il segretario nazionale Uilm, Rocco Palombella, è convinto si possa chiudere, così come l’intero accordo. Maggiori resistenze si sono incontrate, finora, da parte dell’Ad Lucia Morselli, che, forse per il persistere degli scioperi, previsti fino a giovedì, non si fida dei lavoratori e vuole aspettare la sigla dell’accordo fino alla riapertura dei cancelli della fabbrica.

Il nodo degli stipendi è destinato a risolversi con un intervento dell’azienda, che dagli 8 milioni di partenza, concessi come “salario accessorio”, potrebbe leggermente spostarsi verso gli 11 richiesti dai lavoratori. Anche gli enti locali, in particolare sindaco e presidente della Provincia, Leopoldo Di Girolamo, sono disposti a dare una mano al buon esito finale della vertenza mettendo a disposizione un pacchetto di risorse che derivano dai fondi strutturali e che dovrebbero sostenere le imprese dell’indotto Ast, ossia di tutte quelle correlate al polo siderurgico.

Ap