Mafia a Roma, Renzi: ”Sono sconvolto. Ma il PD non ha finanziamenti occulti”

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Matteo Renzi (Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

Il Premier Renzi si dice “sconvolto” sugli esiti dell’operazione antimafia a Roma; parlando con Enrico Mentana, ospte a Bersaglio Mobile commenta così il coinvolgimento del Partito Democratico nella vicenda: un assessore e il presidente del Consiglio comunale indagati e dimissionari con l’inchiesta che non risparmia altri esponenti dem. Il premier ha annunciato di aver accolto la proposta del Segretario romano del PD Lionello Cosentino di compiere un passo indietro e di aver disposto il commissariamento del partito a Roma. L’incarico verrà affidato a Matteo Orfini. “Sono sconvolto – ha commentato il Premier – perché sentire una persona seria come il procuratore di Roma parlare di mafia mi colpisce molto. Vale per tutti il principio di presunzione di innocenza. Il governo ha scelto Cantone per l’anticorruzione. Certe vicende fanno rabbia, serve una riflessione profonda. L’epicentro è l’amministrazione di Alemanno ma alcuni nel Pd romano non possono tirare un sospiro di sollievo”.
Sulla foto pubblicata in questi giorni che vede il ministro Giuliano Poletti – all’epoca dello presidente della Lega Coop – insieme ad alcuni indagati ha detto “Poletti è un galantuomo, ne apprezzo lo straordinario rigore morale e personale e il suo valore civile e politico”. Per Renzi ormai il partito a Roma è “da ricostruire su basi nuove”. Il premier inoltre dice di non avere “la più pallida idea” se Salvatore Buzzi fosse alla cena per la raccolta fondi per il PD all’Eur “I partecipanti sono registrati. Si sa chi c’è come e quando: sono cene trasparenti e io rivendico che il PD non si fa finanziare di nascosto ma pubblica i suoi finanziatori” ha detto.

ADB