
Il sindaco di Roma, Ignazio Marino ha commentato i risvolti dell’indagine “Mondo di Mezzo”, all’indomani della bufera che ha investito la Capitale con la maxi operazione intitolata “messa in atto da Guardia di Finanza e i Carabinieri del Ros “, che ha portato ad una trentina di arresti e un centinaio di indagati, tra i quali anche assessori comunali, consiglieri regionali e amministratori di società pubbliche.
Marino che era stato criticato per il caso della Panda rossa, ha voluto evidenziare come la “sua” amministrazione “ha sbarrato le porte a chiunque volesse influenzarla in qualsiasi modo. E d’altra parte anche io mi sono chiesto, ma questi attacchi violenti a 360 gradi contro di me, con una destra che urlava dimissioni per una Panda rossa che aveva tutto il diritto, essendo la Panda del sindaco, di attraversare il centro storico di Roma, da dove nascono?”.
In un’intervista a La Stampa, il Sindaco capitolino rispondendo alla domanda se vi sia stata una manovra costruita per farlo cacciare sostiene che “sono un sindaco marziano che non si siede a quei tavoli, anzi nemmeno li conosce. L’unica possibilità per continuare con quel metodo era togliermi di mezzo. E questo mi da più forza per andare avanti in una città che amo e che è la capitale del mio Paese”.
Tra gli indagati risultano anche l’assessore alla casa Daniele Ozzimo, il presidente dell’assemblea capitolina Mirko Coratti e Italo Politano, responsabile della Direzione Trasparenza del Campidoglio e lo stesso ufficio di Mattia Stella, membro della segreteria del primo cittadino,è stato oggetto di perquisizioni.
Marino però si dice fiducioso “nel lavoro della magistratura, questa Amministrazione è stata sempre orgogliosa di collaborare con la giustizia. Anche in questa circostanza ci auguriamo sia fatta piena luce su una vicenda inquietante e che sta facendo emergere l’esistenza di un sistema diffuso di illegalità ai danni della città”.
“Questa amministrazione ha improntato il suo lavoro sulla trasparenza. Per questo apprezzo profondamente la decisione personale e il coraggio di Daniele Ozzimo che rassegnando le dimissioni, ha agito prima di tutto nell’interesse della città mettendo immediatamente in secondo piano se stesso”, ha pertanto sottolineato Marino, spiegando che è “una decisione che rispetto che dimostra grande senso di responsabilità e attenzione per Roma, quella stessa attenzione che ha caratterizzato anche in questi mesi il suo lavoro in Campidoglio. Siamo altresì convinti che Daniele Ozzimo saprà nei prossimi giorni fornire tutti gli elementi utili a chiarire la sua posizione”.
Infine in merito alla posizione dell’ex sindaco Gianni Alemanno, Marino ricorda che “saranno i magistrati a decidere le responsabilità”, assicurando che “il Comune di Roma si costituirà parte civile in caso di giudizio”.
C.D.