Morte Loris Stival, la Procura conferma: “C’è un indagato”

Diritti dei minori (Getty images)
Diritti dei minori (Getty images)

Per la morte del piccolo Loris Stival, ritrovato cadavere in un burrone sabato scorso, a Santa Croce Camerina, c’è un indagato. La conferma, al termine di un lungo pomeriggio contraddistinto anche dalla notizia che le riprese video delle telecamere a circuito chiuso smentirebbero la versione della madre, arriva dal procuratore di Ragusa Carmelo Petralia: “Oltre al fascicolo a carico di ignoti c’è l’iscrizione nel registro degli indagati di una persona ma per adesso non possiamo dire chi sia”.

Prosegue il procuratore: “Che ci siano attività in questo momento, non vuol dire che si stia indagando una singola persona. Tali attività servono per l’acquisizione di elementi utili per il prosieguo delle indagini”. Nel frattempo, nel pomeriggio di oggi, polizia e carabinieri hanno perquisito l’abitazione dei genitori di Loris Stival. A guidare le operazioni, il capo della squadra mobile Nino Ciavola e il capitano dei carabinieri Domenico Spadaro.

Nel corso della perquisizione, il fratello più piccolo di Loris, Diego, 4 anni, è stato accompagnato dalle forze dell’ordine a casa di altri parenti. Intanto, sempre la procura fa sapere che al momento Veronica Panarello, madre del bambino ucciso, non è iscritta nel registro degli indagati. A Ragusa, per dare un contributo incisivo alle indagini, una task force composta da Carabinieri del Nucleo investigativo e personale dello Sco e della Squadra mobile: si tratta di un team di esperti già in azione in altri casi complessi avvenuti negli ultimi anni.

Fiducia nelle indagini

“Lasciamo lavorare tranquillamente gli inquirenti sull’omicidio del piccolo Loris che stanno facendo un buon lavoro, egregiamente diretti dal procuratore Carmelo Petralia”, è infine l’appello che viene lanciato dal prefetto di Ragusa, Annunziato Vardè, a margine della riunione del comitato provinciale per l’ordine pubblico e della sicurezza. Ha proseguito il prefetto: “Non è mio compito entrare nell’attività di indagine, ma ritengo che il lavoro svolto dagli inquirenti e dalla procura sia egregio e spero possa dare i risultati che tutti auspichiamo”.

 

GM