
E’ un fatto raro che un presidente del Consiglio risponda direttamente al question time, ovvero ai quesiti e alle interpellanze che i gruppi parlamentari indirizzano al governo; nel caso specifico, a dieci mesi dall’avvento del suo esecutivo, il premier Matteo Renzi, per la prima volta, si è voluto presentare oggi a Montecitorio, per riferire e replicare rispetto a molte delle tematiche che riflettono sull’opinione pubblica in questo periodo frangente nel nostro Paese: occupazione nelle aree del Mezzogiorno, pensioni, politica industriale del governo, Unione Europea, ma anche Isis e immigrazione clandestina.
Duro nei toni è stato Renzi rispondendo in particolare al capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta: “La differenza tra noi e voi è che a voi tocca analizzare questi problemi dopo averli causati con l’azione del vostro governo, a noi tocca risolverli e lo faremo anche per voi”. Pungente nel segnalare che “la situazione in cui ci troviamo con la Commissione europea risale al 2008: fu scelta dal governo di cui Brunetta faceva parte”.
Ancora più duro il tono di sfida nei confronti di Massimiliano Fedriga, esponente della Lega Nord, che aveva chiesto delucidazioni sulla legge Fornero: “Ci sono vari modi per relazionarsi ai cittadini, mai come in questo momento è chiaro che c’è chi punta sulla rabbia, su messaggi di terrore verso il futuro, e chi invece cerca di rappresentare la realtà e di lavorare per risolvere i problemi. Siamo pronti a parlare di tutto ma senza fare terrorismo mediatico e paura che si ritorce contro chi la fa”.
Renzi ha voluto ricordare i ruoli di governo avuti dal Carroccio negli esecutivi Berlusconi, in particolare quello di Roberto Maroni ministro del lavoro: “Se persino io posso capire l’importante nesso che esiste tra l’innalzamento dell’età pensionabile e la disoccupazione, lei potrà ricordare che fu il ministro Maroni ad innalzare l’età pensionabile. Nel merito le ricordo invece che un emendamento alla legge di stabilità di quest’anno ha previsto l’eliminazione delle penalizzazioni previste dalla Fornero”.
Gli obiettivi del governo
Nel corso delle sue repliche, Renzi ha evidenziato anche quello che il percorso che il suo governo sta costruendo: “Il vero obiettivo non è che anche i ricchi piangano ma che anche i poveri debbano sorridere attraverso un diverso modello di crescita e di politica industriale”. Sul tema della povertà, quindi, bisogna intervenire “dal punto di vista economico, non con una tantum, ma con politiche per la crescita”.
Riguardo il tema della disoccupazione nel Sud Italia, “noi siamo pronti ad utilizzare strumenti non convenzionali” e “a fare qualsiasi cosa” soprattutto utilizzando nel modo i “denari europei che per anni si sono dispersi in mille rivoli”; inoltre, spiega Renzi, “nel 2015 affronteremo anche il tema delle liberalizzazioni” a partire dalle “priorità immediate sulle quali già siamo partiti, innanzitutto i servizi pubblici locali” e attraverso un deciso intervento su quello che il premier ha definito “incredibile nugolo di municipalizzate che sono una vergogna inaccettabile”.
GM