Raid dell’Iran contro lo Stato Islamico

Iran contro l'Isis
Iran, Ali Khameni ritratto accanto a Khomeini (Atta Kenare/Getty Images)

L’Iran in prima linea nei raid contro le postazioni dello Stato Islamico in Iraq. La conferma giunge direttamente dal Pentagono. E’ stato l’ammiraglio John Kirby a rompere il riserbo. Nei giorni scorsi Al Jazeera aveva mostrato immagini di Phantom 4 appartenenti dello stesso tipo di quelli dell’esercito iraniano. Teheran ha smentito la notizia definendola «falsa e imprecisa» ma l’Amministrazione Usa non sembra intenzionata a mantenere il silenzio sull’intervento iraniano. “Abbiamo indicazioni che l’Iran ha condotto attacchi aerei contro l’Isis in Iraq usando jet da combattimento”ha confermato Kirby a Abc News. Non sono stati resi noti il numero degli attacchi e dei luoghi bombardati. Pare tuttavia che gli attacchi aerei siano stati condotti contro postazioni dei jihadisti nella provincia di Diyala, nell’est dell’Iraq, al confine con l’Iran in un’area diversa dell’Iraq rispetto a quella dove battuta dagli aerei della coalizione internazionale. Dopo l’offensiva jihadista di questa estate, Teheran avrebbe dunque ampliato il proprio ruolo militare al fianco degli sciiti e del governo di Bagdad.

Teheran e  Baghdad  alleate

Teheran avrebbe già fornito all’Iraq alcuni caccia impiegati contro le colonne dell’Isis. Non ha trovato conferma la voce secondo cui a pilotarli srebbero pasdaran iraniani. Già nel settembre scorso Ali Zakani deputato ultraconservatore iraniano ed ex comandante dei paramilitari basij“Le Brigate al-Quds – il corpo di elite dei pasdaran, ndr – sono attive in Iraq, Siria e Libano e sono in azione contro le milizie dello Stato Islamico”. La fonte era autorevole in quanto Ali Zakani, è ritenuto persona vicina alll’ayatollah Ali Khamenei. Riguardo ai raid delle ultime settimane Kirby ha sottolineato che le operazioni disposte dal governo di Teheran sono condotte in maniera indipendente senza alcun coordinamento di carattere strategico – militare con le forze Usa. “Non è cambiato nulla riguardo alla nostra politica in base alla quale non coordiniamo le nostre attività con gli iraniani”, ha voluto sottolineare il portavoce del Pentagono.
Secondo l’Huffington Post, il fatto che gli Usa, decidano di non intromettersi, sarebbe una prova «decisiva» che l’Amministrazione Obama consideri il governo iraniano un contro il Califfato sebbene la notizia dei raid aerei di Teheran potrebbe essere percepita negativamente da Israele, Arabia Saudita ed Emirati alleati degli Usa contro lo Stato Islamico che si sentono minacciati dall’Iran. Nella giornata di oggi l’offensiva contro lo Stato Islamico sarà al centro della riunione dei ministri della Difesa nella sede Nato di Bruxelles, a cui parteciperà anche il primo ministro iracheno Al Abadi.

ADB