Berlusconi smentisce svolta su Italicum e chiede garanzia per il Colle

Silvio Berlusconi (Photo by David Ramos/Getty Images)
Silvio Berlusconi (Photo by David Ramos/Getty Images)

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi smentisce la notizia pubblicata dal quotidiano Repubblica che ha parlato di una svolta sulla legge elettorale e sulle preferenze.

“Fedele ad una abitudine ormai inveterata, anche oggi Repubblica ha servito ai suoi lettori la solita rivelazione con la relativa e conseguente svolta– ha scritto l’ex cavaliere in una nota- Questa volta sulla legge elettorale e su quello che penso delle preferenze. Peccato che l’una e l’altra siano inventate e non rispondano minimamente al mio pensiero. Con buona pace delle virgolette arbitrariamente usate come al solito, con l’illusione di certificare così l’autenticità di una fonte invero inesistente. Inventate anche queste come le presunte rivelazioni”.
In un’intervista all’Huffington Post, Berlusconi ha poi parlato del tema della successione al Colle e e del vincolo tra riforma della legge elettorale e quella Costituzionale.

Successione al Colle e riforme

In merito al Quirinale, per l’ex premier sarà da valutare assieme al leader del Partito democratico Matteo Renzi, per cui sottolinea Berlusconi: “Mi aspetto un percorso di condivisione che consenta di avere un Presidente della Repubblica che non sia solo espressione della sinistra”.

Una contromossa da parte del leader Fi con la quale replica a Renzi, il quale aveva parlato dell’ipotesi di far entrare in vigore la legge elettorale nel gennaio del 2016, poco dopo il comunicato del Quirinale che smentiva le dimissioni di Giorgio Napolitano da presidente della Repubblica prima del termine del semestre italiano europeo, invitando pertanto le forze politiche a proseguire le riforme intraprese.
Una proposta con la quale il premier intendeva mettere a tacere le pressioni di alcuni partiti tra i quali Forza Italia che chiedeva garanzie e che si aprisse il tema della successione al Quirinale prima di intraprendere il percorso delle riforme.

Tuttavia Berlusconi resta dell’avviso contrario e “teme” che la questione della successione al Colle sia comunque legata a quella delle riforme, replicando a Renzi che aveva smentito l’ipotesi di un accordo precostituito sul Quirinale con le forze di opposizione, evidenziando il “binario comune” tra Colle e riforme che, sottolinea l’ex premier, “entrambi parte delle regole e delle garanzie”.
“Prima o dopo l’importante è che si realizzi una buona legge che non penalizzi nessuna delle parti in causa”, ha però aggiunto.

La staffetta della destra

“Una parte dei nostri elettori, delusa, si è rifugiata nell’astensione, mentre alcuni protagonisti politici, da Alfano a Salvini, hanno pensato che potesse essere venuto il loro turno”, ha poi commentato Berlusconi, riferendosi allo slancio di Nuovo Centro Destra e di Lega Nord come promotori di una destra capace di spodestare Fi dal ruolo guida.
” Io non ho mai sofferto di ambizioni politiche né allora né oggi. Ma ancora oggi come allora non vedo nessun altro che possa esercitare una leadership in grado di unificare il mondo del centro-destra”, ha pertanto aggiunto l’ex cavaliere  certo del fatto che l’ala dei moderati della destra “sono e restano la maggioranza degli italiani”.
“Occorre la pazienza e la volontà di non perdere mai di vista l’obiettivo che si ha davanti”, ha poi concluso Berlusconi che punta alle elezioni e sostenendo che gli elettori “sono delusi dalla politica e da questi politici” e sono preoccupati “per il proprio futuro” e per quello dei “propri figli”.

C.D.