Licei occupati, Faraone insiste: “Illegali, ma importante protagonismo dei giovani”

Davide Faraone (screenshot Tv Camera dei Deputati)
Davide Faraone (screenshot Tv Camera dei Deputati)

Le sue parole rilasciate al quotidiano ‘La Stampa’ hanno creato scompiglio, facendo addirittura mobilitare i presidi e i rappresentanti dei genitori romani in un sit-in sotto la sede del Miur, ciò nonostante – in un periodo “caldo” per la scuola italiana – il sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, che è anche membro della segreteria nazionale del Partito Democratico con la responsabilità del settore Welfare e Scuola, è tornato sull’argomento intervistato da Repubblica Tv, alla quale ha affermato: “Ho raccontato una mia esperienza personale, che quindi è legata alla mia vita: io, con un occupazione e con tutte le iniziative di autogestione e assemblee permanenti che ho svolto durante la mia vita studentesca, ho costruito una coscienza civica importante, iniziando a fare politica da lì”.

Ha proseguito Faraone: “Quella è una mia esperienza personale. Altra cosa è che si capisca come si possono riuscire a costruire, comprendere, mettere in campo iniziative in cui gli studenti possano essere protagonisti. Non parlo delle occupazioni, che so benissimo essere illegali, ma il protagonismo degli studenti deve essere centrale nelle forme di partecipazione. Io vedo una nuova generazione che rischia l’apatia e se uno studente decide di fare la sua attività civile e sociale in una scuola, piuttosto che in un circolo di partito, è importante lasciargliela fare”.

Il sottosegretario sostiene di aver ricevuto delle email di solidarietà dopo il suo turno e chiarisce: “Io ascolto tutti e so che ci sono delle ragioni in ciò che hanno espresso presidi e docenti contrari alle occupazioni, ma credo che bisogna far si che ritorni il dialogo, sia sulle forme di protesta, sia sui temi per i quali quella protesta è partita, ossia ‘la buona scuola’, e ho detto chiaramente che il governo è disponibile a discutere anche con gli studenti in occupazione”.

Nei licei occupati

Per questo motivo, Faraone sarà domani al liceo Virgilio di Roma, sotto occupazione da qualche giorno: “Ho detto agli studenti che siamo disponibili a discutere con loro che protestano, il paradosso è che alla fine sto sfidando alla discussione, nel merito. Non mi appassiona la discussione su occupazioni o autogestioni, ma sul merito dei provvedimenti. Se poi questa discussione è organizzata dagli studenti in assemblea piuttosto che dai presidi, secondo me è ancora più appassionante”.

“Al Virgilio l’assemblea è organizzata dal preside insieme agli studenti, sia quelli favorevoli che quelli contrari all’occupazione. Se uscissi da lì con un’apertura al dialogo, sancita dalla fine dell’occupazione, sarei molto felice”, ribadisce Faraone, che poi continua: “Invece, al Tasso ho chiesto lo stesso tipo di assemblea, ma lì il livello di tensione è alto, per cui quella discussione non si potrà fare”.

L’esponente di governo è definitivo nel chiarire che gli studenti “fanno bene a organizzare strumenti di discussione propri, non messi a punto da qualcuno  e loro devono solo partecipare. Se trovano una nuova spinta per entrare nel merito, il governo è spinto ad ascoltarli. Sono io però il primo a dire che tutto ciò che è illegale non va bene”.

 

GM