
Secondo sciopero in una settimana per i piloti della Lufthansa che protestano contro le nuove regole sul prepensionamento della compagnia aerea tedesca. Già lunedì e martedì i piloti si erano fermati, prima per i voli a medio e breve raggio, quindi per quelli a lungo raggio. Per oggi è stata indetta una nuova giornata di sciopero, che si concluderà a mezzanotte. Per i piloti Lufthansa di tratta del decimo sciopero dall’inizio dell’anno.
Nel frattempo, la compagnia aerea ha dovuto cancellare circa la metà dei voli a lungo raggio previsti per oggi. Particolarmente colpiti sono i voli in partenza dagli aeroporti di Francoforte, Monaco e Dusseldorf. Lo sciopero colpirà soprattutto i voli verso il Nord America, tra cui quelli verso Atlanta, Boston, Chicago, Dallas/Fort Worth, Denver, Detroit, Washington e Seattle.
La vertenza tra Lufthansa e il sindacato dei piloti Vereinigung Cockpit riguarda il trattamento dei pensionamenti anticipati per 5.400 piloti. La compagnia finora aveva pagato il periodo di transizione dal pensionamento anticipato, consentito a 55 anni, fino all’età pensione, 65 anni, corrispondendo ai piloti un assegno mensile pari a circa il 60% della busta paga. Lufthansa però non vuole pagare più questa somma per i piloti neo assunti, mentre vuole alzare l’età pensionabile a 60 anni. Le motivazioni addotte dalla compagnia riguardano l’aumento della competizione nel traffico aereo da parte delle compagine low cost, sia quelle europee che quelle del Medio Oriente, che costringerebbe ad un drastico taglio dei costi. I piloti però non ci stanno e hanno scelto la linea dura con scioperi continui. Mobilitazioni che finora avrebbero provocato a Lufthansa più di 170 milioni di euro di danni, secondo quanto riferito dalla stessa compagnia.
V.B.