Rientro dei capitali, ok definitivo dal Senato

L'aula di Palazzo Madama (Franco Origlia/Getty Images)
L’aula di Palazzo Madama (Franco Origlia/Getty Images)

Via libera definitivo, con 119 “sì”, 61 “no” e 12 astensioni, al disegno di legge sul rientro dei capitali dall’estero, che introduce anche il reato di autoriciclaggio. Hanno votato a favore Pd e Ncd, mentre si sono opposti FI, M5S, Gal e Sel, mentre il Carroccio si è astenuto. Il provvedimento introduce anche gli elementi principali della procedura di collaborazione volontaria, di cui è destinatario chiunque abbia violato gli obblighi di indicazione nella dichiarazione dei redditi della detenzione di investimenti all’estero o di attività finanziarie estere.

Innalzato inoltre il limite al di sotto del quale non vi è l’obbligo di indicazione nella dichiarazione dei redditi relativamente ai depositi e conti correnti bancari costituiti all’estero, portandolo a 15mila dai 10mila attuali. C’è quindi la cosiddetta norma sull’autoriciclaggio, con sanzioni penali da due a otto anni per chi dopo aver “commesso o concorso a commettere un delitto non colposo, impiega, sostituisce, trasferisce, in attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o speculative, il denaro, i beni o le altre utilità” provenienti dalla commissione del delitto.

Ha sottolineato l’importanza della norma, la Vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, esponente del Pd: “Con il disegno di legge sul rientro dei capitali, approvato oggi in Senato, abbiamo dotato il nostro Paese di uno strumento in più per garantire il rientro di capitali senza fare l’ennesimo condono o scudo fiscale”. Ha proseguito la Fedeli: “Senza prevedere sconti sul piano tributario e fiscale, visto che chi ha portato i capitali all’estero è giusto che li faccia rientrare in Italia pagando per aver compiuto un’azione non legale, credo si sia trovato il giusto equilibrio normativo per far emergere questi capitali senza farlo con i sistemi del passato, che a causa dei condoni ponevano seri problemi etici e rendevano più difficile la lotta alle mafie”.

Legge da perfezionare

In aula, il capogruppo del Pd in commissione Giustizia, Giuseppe Lumia, ha sostenuto che occorre superare “le difficoltà di tipo tecnico-giuridico” del nuovo reato di autoriciclaggio. A questa affermazione, ha risposto in sede di replica, il sottosegretario alla Giustizia, Cosimo Ferri, ribattendo: “E’ inevitabile inserire la norma sull’autoriciclaggio per dire che se non si usufruisce della finestra prevista nel provvedimento in futuro per queste ipotesi ci sarà un nuovo reato grave che mancava nel nostro ordinamento e che è fondamentale sia stato inserito”.

Ferri ha però sostenuto la disponibilità del Governo a “perfezionare” la misura nel Ddl sulla criminalità economica all’esame della commissione Giustizia del Senato, assicurando che verranno presi “in considerazione gli spunti evidenziati”. Sempre per il governo, il viceministro all’economia Luigi Casero ha chiarito: “Non si tratta di un condono, ma di un provvedimento che rispetta esattamente quanto è stato chiesto in sede internazionale”.

Questo il ragionamento di Casero: “Non è un condono, perché tendenzialmente, dal punto di vista amministrativo, non dà nessun vantaggio a chi partecipa in modo volontaristico al condono stesso. Vengono pagate tutte le imposte e vengono pagate le sanzioni. Non vengono pagate meno sanzioni di quelle che verrebbero pagate nel caso in cui una persona fosse accertata senza questo provvedimento”.

 

GM