
In aula di palazzo Madama il presidente Pietro Grasso, ha annunciato che la discussione sulla legge di Stabilità prenderà il via nell’Aula del Senato a partire da martedì 16 dicembre.
Il calendario è stato preso al termine della Conferenza dei capigruppo che ha deciso “a maggioranza” con 14 voti a favore e 10 contrari.
Da oggi, mercoledì 4 dicembre, “non appena pervenute le valutazioni” della commissione Bilancio, comincerà ufficialmente la sessione di bilancio.
In seduta notturna, la sessione bilancio ha dato il via libera al parere sul prospetto generale di copertura del provvedimento, introducendo due osservazioni.
Nella prima annotazione è stato sottolineato che “per quanto attiene al rispetto dei vincoli di copertura degli oneri di natura corrente si può ritenere che le soluzioni presentate nello schema di copertura del disegno di legge di stabilità in esame siano conformi alle disposizioni citate, in particolare, se interpretate alla luce del mutato quadro di bilancio nazionale, conseguente alla riforma che ha introdotto il pareggio di bilancio nella Costituzione”.
Inoltre “l’obbligo di non peggioramento del risparmio pubblico si può ritenere assorbito dal vincolo di equilibrio formulato dalla nuova normativa in termini di saldo netto da finanziare”.
La seconda osservazione invece precisa che “per quanto riguarda il rispetto dei tassi di evoluzione delle spese quali determinate, su base triennale, nella risoluzione con la quale il Senato ha concluso la discussione sul Def 2014, si rileva che il saldo netto da finanziare coincide, per ciascuno degli anni del triennio di riferimento, con l’obiettivo indicato nella predetta risoluzione”.
Questa mattina la Commissione è tornata a riunirsi per fornire il parere sugli effetti finanziari della legge elettorale al fine di dare il via libera alla deroga che consente alla commissione Affari costituzionali di continuare a lavorare sul provvedimento anche durante la sessione di bilancio.
Secondo le indiscrezioni riportate dall’Ansa, vi sarebbero però alcuni dubbi sul bonus 80 euro, ma anche sulle norme Irap, sul Tfr in busta paga, sugli sgravi contributivi per le nuove assunzioni e sul Fondo buona scuola.
Il dossier di servizio bilancio del Senato ha evidenziato la mancanza di relazione tecnica sul complesso del provvedimento.
Secondo i tecnici, “gli interventi suscettibili di implicare effetti finanziari sono di tre tipologie”:
– “La tassazione di soggetti che operano senza la concessione statale, con effetto positivo stimato di 600 milioni annui”;
.- “L’aumento del Preu e contestuale riduzione di payout, con effetto di maggior gettito atteso, ma non quantificato, per motivi prudenziali”. In tal senso viene anche evidenziato, come dal previsto aumento del Preu su slot e Vlt potrebbe derivare anche una maggiore illegalità.
– “La rideterminazione del pagamento a carico dei soggetti non collegati alla rete statale di raccolta, con effetto positivo stimato di 300 milioni di euro”.
Dalle disposizioni comprese ai commi 21-26 dell’articolo 3 della legge di Stabilità, per i tecnici del servizio bilancio, nel complesso “sembra che ciascuna delle aree di intervento presenti rilevanti elementi di criticità, tali da rendere poco verosimile l’acquisizione del considerevole maggior gettito associato alle disposizioni – pari, si ricorda, a 900 milioni di euro – soprattutto con riferimento al primo anno di applicazione”.
Pertanto, ricorda il Servizio del Bilancio, la Relazione tecnica “associa ai commi in esame, complessivamente, un maggior gettito pari a 900 milioni di euro per anno, senza considerare gli importi che potranno essere acquisiti in seguito all’applicazione delle sanzioni previste”.
C.D.