Truffa porto Molfetta: Senato respinge autorizzazione intercettazioni Azzollini

Antonio Azzollini (Pdl), presidente della Commissione bilancio ed ex sindaco di Molfetta (screen shot youtube)
Antonio Azzollini (Pdl), presidente della Commissione bilancio ed ex sindaco di Molfetta (screen shot youtube)

L’Aula del Senato con 160 “sì” e 36 “no” ha respinto la richiesta di autorizzazione per l’utilizzo di intercettazioni di conversazioni telefoniche del senatore Antonio Azzollini (Ncd), presentata dalla Procura di Trani che indaga sui lavori del porto di Molfetta alla Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari.

Azzollini, presidente della commissione Bilancio ed ex sindaco di Molfetta è indagato per una presunta frode da 150 milioni di euro legata ai lavori del nuovo porto. Azzolini in una conferenza stampa assicurò che avrebbe chiarito tutto ai magistrati e che nel Comune non vi erano buchi nel bilancio.

Critici nei confronti della decisione del Senato, il Movimento Cinque Stelle: “Il Senato con il voto di Pd, Lega Nord, Forza Italia, Ncd vota no all’uso delle intercettazioni”, denuncia Enrico Cappelletti capogruppo M5S, aggiungendo che “Renzi e Salvini vanno in tv a parlare di lotta alla corruzione e legalità. Tutte balle. Nei fatti in parlamento Pd e Lega vanno a braccetto per non permettere un completo svolgimento delle indagini alla magistratura, negando l’utilizzo di intercettazioni telefoniche su un senatore indagato per gravissimi reati”.
“Solo M5S e Sel hanno votato favorevolmente all’utilizzo delle intercettazioni”, ha poi commentato il pentastellato.

“Il Senato salva Azzolini, non consentendo l’uso delle intercettazioni telefoniche in processo per truffa da 60 milioni alla città di Molfetta. Che farà ora Renzi: azzera il Pd di Palazzo Madama?”, ha commentato su Twitter, il governatore della Puglia e presidente di Sinistra Ecologia Libertà, Nichi Vendola.
“Stamani al Senato Pd e Lega hanno salvato l’esponente Ncd”, ha poi rilanciato Vendola.

C.D.