
Avvio di seduta positivo oggi per Piazza Affari, dopo la chiusura in forte calo di ieri sera a -2,77%, condizionata dalle parole del presidente della Bce Mario Draghi che, pur lasciando i tassi di interesse invariati al minimo storico dello 0,05%, ha confermato le previsioni al ribasso per crescita e inflazione nell’Eurozona, ma soprattutto non ha ancora annunciato una data precisa per l’avvio delle operazioni di quantitative easing, l’acquisto massiccio di titoli di Stato, che invece i mercati si aspettavano. Come fa da qualche tempo, Draghi ha detto che la Bce è pronta a misure non convenzionali per contrastare l’inflazione troppo bassa e che la Bce è disposta, se necessario, ad acquistare titoli di Stato anche senza il consenso unanime del direttivo. Ma una data non c’è ancora, mentre si attende l’esito della prossima asta Ltro (Longer-term refinancing operation, operazione di rifinanziamento illimitato di lungo termine) di metà dicembre, ovvero i finanziamenti straordinari e illimitati alle banche finalizzati ai prestiti alle imprese.
Questa mattina la Borsa di Milano tenta il rimbalzo, aprendo con l’indice Ftse Mib a +1% a 19.622 punti.
Lo spread Btp-Bund, che ieri dopo le parole di Draghi era risalito fino a 130 punti per poi chiudere a 126, ha aperto oggi a 124 punti base. Il rendimento del Btp a dieci anni torna sotto il minimo del 2%, attestandosi all’1,997%.
L’euro oggi è poco mosso a 1,2377 dollari.
L’oro è stabile sui mercati asiatici a 1204,7 dollari l’oncia.
Il petrolio scende di nuovo, con il greggio Wti che passa a 66,5 dollari al barile, perdendo 31 centesimi, e il Brent che segna 69,26 dollari al barile, in arretramento di 38 centesimi.
In giornata, lo spread Btp-Bund è sceso a 118 punti base, sotto la soglia dei 120 punti per la prima volta da maggio 2010. Il rendimento del Btp decennale è all’1,95%.
V.B.