
Ha le idee chiare Silvio Berlusconi nel presentare in un video sul sito di Forza Italia quella che definisce la “rivoluzione del nostro sistema fisale che così com’è oggi sottrae agli italiani più della metà dei frutti della loro fatica”. Due le proposte su cui si incardina il piano fiscale voluto dall’ex premier e lanciato di fatto nelle iniziative del partito di sabato scorso: Flat tax con aliquota unica al 20 per cento e ‘no tax area’ per i pensionati e per chi guadagna meno per i primi 13 mila euro di reddito annuo.
Ha affermato Berlusconi: “Vogliamo cancellare il complicatissimo sistema attuale di aliquote differenti, di deduzioni, di detrazioni e sostituirlo con un’aliquota unica del 20%. In altre parole, ogni italiano – persona e azienda – pagherà il 20% di quello che guadagna, non un euro di più, non un euro di meno. E’ la Flat Tax, la tassazione piatta che avevo già proposto con il professor Martino nel 1994 ma che mai ci era stato permesso, dagli alleati e dall’opposizione, di realizzare. Da allora 38 paesi l’hanno adottata tutti con ottimi risultati”.
Rispetto alla ‘no tax area’, Berlusconi ha voluto spiegare che “chi guadagna al di sotto di 13mila euro l’anno non pagherà nessuna tassa, chi ne guadagna per esempio 15mila pagherà le tasse solo su 2mila e così via. Viene rispettato così il principio di progressività stabilito dalla Costituzione, ma anche dal buon senso, per il quale i più ricchi pagano di più, non solo in cifra assoluta, ma anche in percentuale al loro reddito”. L’ex premier ha poi spiegato il perché di quota 13mila: “Vogliamo alzare a mille euro al mese le pensioni minime, quindi 13mila euro all’anno compresa la tredicesima, e vogliamo che questi pensionati non paghino alcuna imposta”.
Vantaggi della Flat tax
Berlusconi ha poi elencato i vantaggi pratici derivanti dall’introduzione della Flat tax: “Il primo e più importante vantaggio, è che la gran parte degli italiani pagherà meno di quel che paga adesso.E soprattutto chi crea ricchezza, chi crea lavoro, chi investe non sarà più scoraggiato a farlo da una imposizione fiscale troppo alta. Poi, la semplicità. Con la Flat Tax ognuno potrà fare la dichiarazione dei redditi da solo, facilmente, senza timore di sbagliare. Infine, e soprattutto, meno evasione fiscale e meno elusione”.
“E’ così in tutti i Paesi che hanno adottato la Flat Tax” – ha proseguito l’ex premier – “Con un’aliquota bassa e un sistema semplice è molto più difficile sfuggire alla giusta imposizione fiscale, perché non ci sono scappatoie, e al tempo stesso conviene meno, molto meno, tentare di evadere, di fare i furbi. Questa è la Flat Tax, la tassa piatta uguale per tutti, una proposta concreta, efficace, sperimentata, che nei prossimi giorni presenteremo in Parlamento insieme a molte altre misure per il rilancio dell’economia, come ad esempio la non tassazione sulla compravendita di immobili per almeno sei mesi, una moneta nazionale da affiancare all’euro e un aumento del limite della spesa in contanti sino a ottomila euro come negli Stati Uniti”.
“Prima delle mie dimissioni si stava meglio”
In conclusione, Berlusconi ha ricordato che “nel 2011, con il nostro governo costretto poi alle dimissioni a causa di un vero e proprio colpo di stato, stavamo tutti molto meglio”. Al contrario, “con i tre governi della sinistra negli ultimi tre anni la disoccupazione che con noi era all’8,4% è arrivata al 13,3%, con un milione e centomila posti di lavoro in meno; i consumi delle famiglie sono scesi del 10,7% con 78 miliardi di euro spesi in meno dal 2011; il valore degli immobili è diminuito almeno del 25%”. Quindi, arriva in ultimo il sarcasmo dell’ex premier: “Eccellenti risultati. Con tanti complimenti ai signori Monti, Letta e Renzi e a tutti i loro validissimi collaboratori”.
GM