
Nuovi particolari emergono dall’inchiesta sulla gestione degli appalti a Roma, che riguardano soprattutto l’ultimo degli arrestati in ordine di tempo, il giovane boss latitante Giovanni De Carlo, classe 1975, indagato per trasferimento fraudolento di valori e favoreggiamento, con l’aggravante mafiosa; l’uomo – che a quanto si apprende è incensurato – è stato fermato ieri all’aeroporto di Fiumicino, mentre rientrava in Italia dopo un soggiorno a Doha. E’ addirittura Ernesto Diotallevi, uno degli ultimi esponenti della Banda della Magliana, in un’intercettazione ambientale vecchia di due anni, a tirare in ballo “Giovannone”, considerandolo come il nuovo boss della mala romana.
Dalle carte dell’inchiesta emerge che De Carlo “era in frequente contatto con personaggi del mondo delle spettacolo e dello sport”: il conduttore televisivo Teo Mammuccari, il calciatore Daniele De Rossi, la coppia dello showbiz composta da Stefano De Martino e Belen Rodriguez, ma anche mogli di calciatori di serie A come Mattia De Destro e Blerim Dzemaili, tante sono le conoscenze nell’ambiente dei vip del nuovo boss della malavita roma, che in tempi più o meno recenti avrebbe anche incontrato anche il cantante Gigi D’Alessio e Giuseppe Sculli, calciatore coinvolto di recente nell’inchiesta sul calcio-scommesse d Cremona.
La Rodriguez e il suo compagno con il boss si facevano tranquillamente fotografare, probabilmente ignari degli affari loschi del loro conoscente, e quelle foto andavano poi a finire sui social network; in un’intercettazione telefonica, invece, Mammuccari chiede a De Carlo “sostanze dopanti per la palestra in particolare GH, ormone per la crescita” per sentirsi rispondere: “Sono chiacchierone, ma non spiattello i cavoli tuoi in giro…non dico che vuoi diventare Hulk”. Caso vuole poi che l’incontro tra Gigi D’Alessio e “Giovannone” avvenga subito dopo il furto dei Rolex ai danni del cantautore partenopeo.
La telefonata con De Rossi
La notte del 30 settembre 2013, infine, c’è una telefonata tra il boss arrestato e la bandiera della Roma, Daniele De Rossi; De Carlo, si legge in un’informativa dei Ros, alle 2.56 chiama il calciatore romanista “rispondendo a due tentativi di chiamata fatti poco prima dello sportivo”, per chiedergli “di cosa avesse bisogno”. De Rossi “gli riferiva di averlo contattato in quanto, insieme al compagno di squadra Mehdi Benatia, aveva avuto poco prima una discussione con un ragazzo all’interno di un locale notturno e temendo ulteriori conseguenze aveva pensato a De Carlo”.
Queste le parole del calciatore romanista: “No aveva pensato che aveva chiamato qualche malandrino… Qualche coattone… Ho detto famme sentì Giovanni”. Nel frattempo, sul posto sono intervenute le forze dell’ordine, ma “Giovannone” non si tira indietro di fronte alla richiesta d’aiuto: “Chiamame sempre… Bravo! hai fatto bene daniè, amico mio…”.
Va precisato che nessuno di questi episodi filtrati nel corso di queste ore assumono alcun rilievo penale e tendono soprattutto a testimoniare la capacità della nuova malavita romana di tessere rapporti anche con personaggio che contano e hanno rilievo mediatico.
GM