
Tensione altissima a New York dove migliaia di persone sono scese in strada contro il razzismo e i metodi della polizia proprio mentre da Phoenix, in Arizona, giunge la notizia di un altro un afroamericano disarmato ucciso dalle forze dell’ordine. Un fatto accaduto due giorni fa ma reso noto solo nelle ultime ore. La vittima è un uomo di 34 anni, Rumain Brisbon, era stato fermato per sospetto spaccio di stupefacenti. Il poliziotto gli avrebbe sparato due colpi dopo una colluttazione sebbene la vittima fosse disarmata. A New York le proteste sono montate dopo la decisione dei giudici che non incrimina Daniel Pantaleo, un agente agente che il 17 luglio scorso ha soffocato e ucciso un altro afroamericano Eric Garner, 43 anni, padre di sei figli sospettato di vedere sigarette di contrabbando. Messo a terra e immobilizzato dall’agente, aiutato da un collega Garner è morto per la pressione sul petto e sul collo, una fine a cui hanno contribuito le condizione di salute dell’uomo, afflitto da asma e obesità. Dopo il caso Ferguson è la seconda volta che negli Stati Uniti un Gran Giurì sentenzia la non incriminazione di un agente bianco responsabile della morte di un nero disarmato. Una sentenza che ha messo in imbarazzo lo stresso sindaco di New York Bill De Blasio “E’ un decisione che la città non voleva” ha commentato. Ma è è dal presidente Obama che viene la critica più severa:”Siamo di fronte a un problema che riguarda tutta l’America. In questo Paese questo sarò un problema fino a quando tutti non staranno trattati in maniera uguale davanti alla legge. E il mio compito come presidente è di risolverlo”. New York giunge quindi al secondo giorno di proteste su una questione, quella della violenza legalizzata, che ha scosso il Paese.
Il corteo di New York si è mosso oggi da Foley Square, a Dowtown Manhattan, in prossimità di City Hall, la sede del sindaco De Blasio. I manifesti hanno percorso il Ponte di Brooklyn Bridge, chiuso al traffico. Sono presidiati dalle forze dell’ordine tutti gli altri ponti e i tunnel che collegano Manhattan alla terraferma tra cui l’Holland Tunnel e la West Side Highway. La tensione è salita quando uno dei cortei si è diretto verso il terminal dei traghetti che collegano Manhattan a Staten Island, dove è stato ucciso Eric Garner. Cortei si sono formati a Harlem a Canal Street, e a Chinatown dove centinaia di persone hanno inscenato il “die-in” fingendosi morti a terra per rappresentare gli esiti, spesso tragici, dei contatti tra persone fermate e poliziotti. Si prevede i cirtei finiranno per confluire ancora una volta a Times Square, dove giù attende la folla.
ADB