
Consumi al palo anche per Natale 2014: è quanto emerge dal consueto rapporto sulle festività di Confesercenti-Swg, in base al quale solamente il 2% degli italiani, 960 mila persone, spenderà più dell’anno scorso. La stessa visione pessimista emerge anche dalle opinioni degli imprenditori del commercio, che nel 48% dei casi non vedono alcun miglioramento. La restante percentuale è invece divisa tra un 24% di ottimisti che intravedono una crescita e un 28% secondo i quali la situazione quest’anno sarà ancora più nera.
Rimane il fatto che per la categoria degli esercenti questo è un periodo chiave per il fatturato, durante il quale si realizza circa il 25% del totale annuale. Gli italiani si rivolgeranno principalmente ai centri commerciali per gli acquisti natalizi (40%), anche se rispetto ai periodi pre-crisi la percentuale è scesa del 10%. Un’altra consistente fetta di consumatori (31%) punterà invece a piccoli negozi e mercatini. Infine, dal 7% del 2007, quest’anno sarà ben il 23% degli intervistati a fare acquisti online.
L’indagine ha anche confermato lo spirito tradizionalista degli italiani, che nel 70% dei casi faranno l’albero di Natale: tra questi, il 33% decorerà la propria casa solo con questo addobbo, mentre il 39% lo affiancherà al presepe. Una minoranza, solo il 6%, sceglierà la rappresentazione della Natività come unica decorazione natalizia. Il 12% ha confessato di voler applicare solo qualche addobbo, mentre il 10% non farà nulla di tutto ciò. Una percentuale, rispetto al 6% del 2007, che in concreto significa quasi due milioni di italiani in più.
In questo contesto pesano ulteriormente i dati, emersi dal medesimo sondaggio statistico, che segnalano che solamente un italiano su due (51%) riesce ad arrivare a fine mese, il 36% non supera la terza settimana e il 13% addirittura la seconda. Nel 2007 la percentuale di coloro che avevano reddito sufficiente per tutto il mese era del 64%.
Ap