Tensioni a Milano: corteo antagonisti alla Prima della Scala

Teatro La Scala a Milano ( Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)
Teatro La Scala a Milano ( Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

Tensioni per la prima del Teatro La Scala di Milano, attesa in tutto il mondo, con il “Fidelio” di Ludwig van Beethoven, diretto da Daniel Barenboim per la regia di Deborah Warner, che apre la stagione alle ore 18h: si sono registrati tafferugli in via Santa Margherita, uno degli accessi a piazza della Scala, tra forze dell’ordine e i movimenti per la lotta agli sfratti, cortei studenteschi e centri sociali che protestano sotto allo slogan “Riprendiamoci la città, contro sfratti e sgomberi, contro la violenza della polizia”. 
I movimenti antagonisti sono tornati in piazza in occasione della Prima della Scala in un corteo non organizzato, ma spontaneo, promosso sui social al quale hanno aderito anche varie sigle tra le quali i No Tav.

Cariche della polizia hanno risposto ai lanci dei fumogeni e di uova dei manifestanti, mentre in piazza Duomo un gruppo di giovani ha lasciato uno striscione recante la scritta “no agli sfratti”.”La dimensione della protesta sarà ampia, ma la priorità ce l’avranno i comitati per l’abitare. Questa è la città dove i privilegi sono dedicati a pochissimi, mentre la maggioranza delle persone vive nei quartieri popolari in condizioni di povertà. Non c’è nulla di formale o di organizzato da una sigla piuttosto che un’altra. La prima della Scala è un appuntamento che ha un forte richiamo d’immagine e che fa da catalizzatore per tutti i movimenti che ci sono in città”, racconta un manifestante.
Tra le rivendicazioni dei manifestanti viene anche ricordata la donna in stato di gravidanza che dopo lo sfratto di un centro sociale ha perso la bambina.

Nella diretta di Rainews il confronto tra due realtà: da una parte i centri sociali che chiedono di entrare alla Scala dalla porta principale, dall’altra il pubblico che prenderà parte alla prima del Fidelio e i commenti della storica della moda che all’ingresso del Teatro commentagli abiti della invitate, tra i quali spicca quello della moglie del sopraintendente. Un fashion glamour dove l’eleganza è all’ordine del giorno, mentre la protesta prosegue all’esterno.
Tra i presenti non ci saranno il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il premier Matteo Renzi. Partecipano invece , il ministro della Cultura Dario Franceschini, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, il sindaco della città Giuliano Pisapia, ma anche molte personalità di calibro internazionale, come la direttrice del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde, uno dei bersagli della protesta anticapitalista.
Dal canto suo il soprintendente Alexander Pereira ha ricordato che “il teatro è aperto a tutti”, sottolineando che il ricavo della serata “è il contributo che la Scala fa all’Accademia e quindi si tratta di un guadagno che va nel futuro dei giovani”.
Per prevenzione è stato aperto in anticipo il foyer del teatro, dove hanno iniziato a defluire gli invitati.

C.D.