
La scorsa notte il tifone Hagupit è arrivato sulle Filippine, causando la morte di quattro persone e colpendo alcune delle aree dove è ancora in corso la ricostruzione per i danni provocati dal tifone Haiyan, che l’anno scorso ha fatto più di 7 mila vittime. Hagupit ha distrutto diverse linee elettriche e scoperchiato i tetti di centinaia di case nella città di Tacloban, che era stata la più colpita dal tifone Haiyan. I venti hanno raggiunto i 140 chilometri orari, con raffiche fino a 200 km all’ora.
Secondo l’agenzia meteorologica nazionale, il tifone ha perso di intensità ma avanza molto lentamente, a soli 10 km/h. Ciò significa che rimane più a lungo nelle zone raggiunte, causando danni maggiori. Nei giorni scorsi un milione circa di persone erano state evacuate dalle aree costiere, dove era previsto il passaggio della tempesta in un migliaio di rifugi predisposti per l’emergenza. Haiyan è stato il miglior insegnante. La popolazione non ha avuto bisogno di essere convinta per essere evacuata. Anzi, molti hanno lasciato le loro case volontariamente”, ha detto Corazon Soliman, ministro degli Affari sociali. Secondo il corrispondente di BBC nelle Filippine Hagupit appare meno potente di Haiyan. Tuttavia è mancata l’energia elettrica in moltissime abitazioni, con con piogge torrenziali e molte case distrutte dalla violenza delle raffiche. Più di un milione di persone hanno trovato rifugio in chiese, scuole e palestre. Migliaia i passeggeri rimasti bloccati a causa della sospensione dei voli; per la giornata di domani sono state già annunciate non meno di 100 cancellazioni. Le autorità dicono di non temere le frane e gli smottamenti causati da Haiyan. Le Filippine sono un paese particolarmente montuoso e le frane sono uno dei rischi principali in caso di tifone. Si calcola che la tempesta uscirà dall’arcipelago tra mercoledì e giovedì raggiungendo almeno 55 province su 85, e facendo interessando circa circa 50 milioni di persone: la metà della popolazione.
ADB