Legge di stabilità in Commissione Bilancio

L'aula di Palazzo Madama (Franco Origlia/Getty Images)
L’aula di Palazzo Madama (Franco Origlia/Getty Images)

Entro le 18h di questo pomeriggio scade il termine di presentazione degli emendamenti alla Legge di Stabilità che approda alla Commissione Bilancio del Senato, mentre entro giovedì 11 dicembre arriveranno gli emendamenti del governo e il parere delle altre Commissioni (Affari costituzionali, Giustizia, Affari esteri, Difesa, Finanze, Pubblica istruzione, Lavori pubblici, Agricoltura, Industria, Lavoro, Sanità, Ambiente, Unione europea, Questioni regionali).

Il testo approvato alla Camera sarà in discussione non prima di mercoledì 17 dicembre al Senato per poi tornare a Montecitorio ed essere licenziato entro Natale.
La commissione Bilancio ha iniziato questa mattina l’esame del provvedimento con la relazione, mentre si è svolto un vertice a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e lo staff del ministero del Tesoro e di Palazzo Chigi sulle modifiche da introdurre al Senato.
Tra i temi: la local tax per cui deve essere stabilito se inserirla nel testo di legge oppure con un provvedimento apposito, il Tfr in busta paga, l’aumento delle aliquote sui fondi pensione, per cui vi è l’ipotesi di ridurre il prelievo sugli investimenti dei fondi pensione dall’attuale 20 al 15-17%. e la retroattività delle aliquote Irap, ma anche il bonus bébé, mentre è stato smentito dal governo il bonus degli 80 euro anche a pensionati e autonomi
Infine, all’ordine del giorno cvi è anchel’intento del premier di destinare 200 milioni per le periferie, un progetto sul quale è impegnato il senatore a vita Renzo Piano e introdotto al senato che alla luce degli ultimi episodi mira al recupero delle periferie urbane come risposta al degrado e alle violenze.
Tra gli altri temi in discussione, quello di inserire il canone Rai nella bolletta elettrica, l’Imu agricola e anche un punto controverso con i Comuni.
In merito ai comuni la scheda tecnica del Bilancio ha evidenziato che le fusioni tra comuni che beneficeranno dello stop per 5 anni per il Patto di stabilità genereranno oneri per lo Stato pari a circa 300 milioni. Norma allo stato non coperta e quindi passibile di incagliarsi tra le strettoie delle ammissibilità.
Intanto per domani è attesto il parere della Conferenza Regioni e delle Province autonome sul ddl, convocata dal presidente Sergio Chiamparino: le regioni mirano ad attenuare il peso dei tagli da 4 miliardi di euro che il governo vuole rimodulare. All’ordine del giorno anche le “disposizioni urgenti di correzione a recenti norme in materia di bonifica e messa in sicurezza di siti contaminati e misure finanziarie relative ad enti territoriali”.

A margine dell’Eurogruppo, il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan su Twitter ha rassicurato che non vi è “nessuna richiesta di misure aggiuntive: legge di stabilità 2015 attuata in modo efficace rilancerà economia italiana”.
“Anche Eurogruppo apprezza agenda riforme dell’Italia. Effetti sulla nostra economia dipendono da implementazione efficace e tempestiva”, ha poi aggiunto il ministro dell’Economia.

C.D.