
“Per estirpare la malavita occorrono maniere forti e non i guanti di velluto. Il governo Renzi sta facendo esattamente il contrario, io mi muoverei diversamente“, parola del segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini, che incontrando oggi la stampa estera non ha risparmiato dure critiche al presidente del Consiglio rispetto all’azione di governo in materia di giustizia: “Renzi sbaglia nel depenalizzare. In Italia non esiste più l’ergastolo. Servono più sicurezza e più legalità“.
Riguardo all’ergastolo, secondo Salvini, “occorrerebbe ripristinarlo, per me certi personaggi non dovrebbero più vedere la luce del sole“. Quindi il leader del Carroccio rispolvera “la castrazione chimica per chi commette violenze sessuali. Chi lo fa anche solo una volta deve essere messo fisicamente nelle condizioni di non poterlo fare mai più”. Salvini avverte infine: “Se torniamo al Governo non avremo il guanto di velluto con nessuno“.
Altro tema toccato quello del referendum per uscire dall’euro proposto da Beppe Grillo e dal Movimento 5 Stelle, “una perdita di tempo, una presa in giro“. Spiega Salvini: “Si tratta di un referendum consultivo che nemmeno la Costituzione prevede, avrebbe tempi lunghissimi ed efficacia zero“. Quindi l’attacco all’attuale modello di sviluppo europeo: “L’Europa va abbattuta e ricostruita. A Bruxelles non c’è nulla di riformabile, ci sono solo una serie di gruppi di potere che hanno in odio l’Italia. Lì c’è un nuovo muro di Berlino: prima lo abbattiamo meglio è“. Accusa Salvini: “In Europa si fanno scelte economiche che vogliono riportarci ad un clima di guerra fredda“.
Il centrodestra non c’è
Poi sulle ipotesi di leadership all’interno del centrodestra, Salvini chiarisce: “Io leader del centrodestra? sorrido. Il centrodestra non c’è. Se ci sarà un progetto di questo genere i leader dovranno essere scelti dalle piazze e non dalle segreterie dei partiti”. La strada dell’unità nel centrodestra sembra passare però per un accordo sulle misure economiche: “Bene se Berlusconi vuole la Flat Tax al 20% perché appoggia la causa, ma noi proponiamo il 15 che è più coraggioso ed è una iniezione positiva per l’economia”.
Quel chemanca all’Italia – dice ancora Salvini – è “una Marie Le Pen, viste le donne politiche che sono nel parlamento italiano”. E sulle accuse di aver abbandonato il federalismo, rivolgendo la propria attenzione verso la destra francese, il leader della Lega ribatte: “Io sono sempre autonomista e federalista convinto, per l’autodeterminazione dei popoli. Non cambio dna per convenienza politica”.
Putin e Renzi
In conclusione, un nuovo plauso al presidente russo Vladimir Putin, chiarendo però: “Lunedì sono stato a Mosca non per chiedere soldi, come ha scritto qualche giornalista buontempone, ma perchè sposiamo i contenuti politici di una visione diversa dell’Europa di oggi, che per noi non passa da Bruxelles”. Tutt’altro che positivo invece il giudizio nei confronti di Matteo Renzi: “In politica economica non ne azzecca una: sarà simpatico, fa tweet, mangia gelati ma è fortunato”.
GM