
Questa mattina il feretro di Ziad Abu Ein avvolto nel tricolore palestinese, è arrivato alla Muqata intorno alle 12 accompagnato da un picchetto d’onore e dalla banda di stato che ha intonato l’inno nazionale palestinese. Una grande folla lo attendeva, presso il palazzo presidenziale della Muqata a Ramallah. I funerali di stato del ministro palestinese morto ieri mentre contestava con altri manifestanti la confisca delle terre palestinesi da parte delle autorità israeliane nel villaggio di Turmus Aya, a nord di Ramallah. Una fine repentina come il tumulto che l’ha causata. Durante la manifestazione i soldati israeliani hanno iniziato a sparare lacrimogeni e il ministro si è accasciato a terra per morire poco dopo in ambulanza.
Alle esequie di oggi era presente la leadership palestinese: il primo ministro Rami Hamdallah, il presidente Abu Mazen e il capo negoziatore Saeb Erekat – i ministri del governo dell’Autorità nazionale palestinese . Presenti anche i parenti del ministro, tra cui la moglie e due giovani figlie. .Al termine della cerimonia funebre, dopo alcuni minuti di preghiera il feretro è stato caricato su un furgone aperto e seguito dalla folla ha raggiunto il cimitero di Al-Bireh per la sepoltura. Sono stati indetti tre giorni di lutto. Le cause della morte appaiono ancora controverse: stando all’autopsia, effettuata da medici giordani, un medico palestinese e uno israeliano, Ziad Abu Ein è morto per un attacco di cuore: nell’arteria coronaria un blocco e segni di una lieve emorragia interna. Per Israele, dunque, la causa è un infarto. Per Hussein Al Sheikh, ministro degli Affari civili dell’Autorità nazionale palestinese Ziad Abu Ein è morto a causa dei colpi inferti dai soldati israeliani e dei gas lacrimogeni respirati. Il portavoce dell’Autorità nazionale palestinese Ihab Bseiso ha dichiarato “dopo aver ascoltato i risultati post mortem, il governo palestinese ritiene Israele pienamente responsabile dell’uccisione di Ziad Abu Ein Immagini degli incidenti mostrano Abu Ein respirare con grande fatica; altre lo mostrano a terra con una mano sul petto. Il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha definito il ministro la vittima di un reato evidente, di un vero e proprio atto barbarico”.
La tensione tre le due fazioni è riesplosa oggi ad Hebron, in Cisgiordania. La polizia israeliana si è scontrata con un gruppo di manifestanti palestinesi. Da parte palestinese c’è stato un lancio di pietre che tiravano pietre con le autorità dello Stato ebraico che hanno dispiegato nell’area due battaglioni dell’esercito e due unità di polizia di frontiera.
ADB