
750 euro. Questa la cifra che serve per togliere il corpicino di un bimbo dalla cella frigorifera di un obitorio e dargli una degna sepoltura. Il piccolo si chiamava Yousef – Giuseppe – ed è vissuto meno di un giorno. Molti di più ne hanno attesi il piccolo e la mamma perché questa storia abbia fine. Lei è una giovane donna marocchina residente a Cologne. Incinta di 24 settimane quattro settimane è rimasta vittima di un incidente in un parcheggio. Niente di grave, in apparenza. Una constatazione amichevole e la ragazza era stata subito dimessa dal pronto soccorso. A distanza di ventiquattro ore le contrazioni, la corsa in ospedale con il bambino , venuto alla luce, apparso subito in condizioni disperate. Il piccolo veniva trasferito di corsa al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove è morto quindici ore dopo la nascita. E da quasi un mese Yousef attende una sepoltura. La madre ha chiesto aiuto al Comune di Cologne, ma per i parametri Isee, le hanno risposto, l’amministrazione non può concedergli più di 250 euro. E intanto sulla morte di Yousef la Procura di Bergamo ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo con 30 indagati tra medici e infermieri. Per fare giustizia, si dice in questi casi. Basterebbe iniziare con poco, concedendo alla ragazza di dargli l’ultimo saluto.
ADB