Premi Nobel Pace, Boldrini: “Guerre in nome della religione, una scelta cinica”

Presentazione del Summit dei Premi Nobel per la Pace in Campidoglio.
Presentazione del Summit dei Premi Nobel per la Pace in Campidoglio.

In occasione del 14° Summit dei Premi Nobel per la Pace che si svolge a Roma, il presidente della Camera, Laura Boldrini ha incontrato i Premi Nobel per la pace a Montecitorio.
L’evento di quest’anno è dedicato alla commemorazione di Nelson Mandela ed è intitolato “Peace. Living it! In honor of Nelson Mandela”. Fra i 15 premi Nobel, ci sono oltre al Dalia Lama il russo Mikhail Gorbaciov, Betty Williams, David Trimble, Jody Williams, Jose Ramos-Horta, Lech Walesa, Leymah Gbowee, Mairhead Maguire e Shrin Ebadi.

Nel suo intervento la Boldrini ha ricordato che “abbiamo festeggiato poche settimane fa i venticinque anni della caduta del muro di Berlino, uno degli eventi più importanti e più belli della storia recente. Un evento carico di aspettative. Finiva la guerra fredda. Pensavamo che non ci sarebbe stato più alcun bisogno di quella corsa agli armamenti che dissipava risorse e lasciava il mondo sull’orlo della catastrofe nucleare. Ci aspettavamo un futuro di pace”.

Guerre religiose, un scelta cinica

“E invece abbiamo visto e vediamo che si moltiplicano ovunque focolai di guerra e di violenza, la strage di civili inermi, la distruzione di interi territori”, prosegue la presidente della Camera, sottolineato che “a volte questo si pretende di farlo in nome del richiamo alla religione. Una scelta cinica e strumentale, perché le religioni, tutte le religioni portano messaggi di pace. Nessuna spinge l’essere umano a distruggere il proprio simile”.
Un argomento sostenuto dallo stesso Dalai Lama che ieri ha dichiarato che “le guerre in nome della religione sono incomprensibili. Bisogna ribadire con forza la necessità di realizzare in nome della religione e di promuovere l’armonia tra le religioni, come è stato fatto in India che è un esempio di convivenza pacifica”, ribadendo che “tutti abbiamo la responsabilità di promuovere l’armonia”.
Dal canto suo la Boldrini ha poi proseguito ricordando le vittime e gli sfollati della guerre: “Viviamo in un mondo in cui, nel 2013, oltre 50milioni di persone sono state costrette a lasciare le proprie case per guerre e persecuzioni, il numero più alto dalla seconda guerra mondiale. Oggi più che mai abbiamo bisogno di pace”.
Rivolgendosi ai Premi Nobel, il presidente della Camera ha poi affermato che “oggi più che mai è importante la vostra presenza e la vostra voce. E che questa voce giunga ai governi e a tutti coloro che hanno responsabilità istituzionali perché si ponga fine ad ogni guerra e ad ogni violenza”.

Summit a Roma

Il Summit, che proseguirà fino a domenica prossima, doveva svolgersi in Sud Africa ma è stato spostato in quanto il governo sudafricano non avrebbe concesso l’ingresso al Dalai Lama. A presentare il summit, il sindaco di Roma Ignazio Marino, che si è detto orgoglioso di poter ospitare l’evento, alla cui presentazione in Campidoglio era presente anche il sindaco di Cape Town: “Roma è onorata, la nostra città è lieta di discutere di temi come pace, dignità umana, libertà. Questa edizione è dedicata alla memoria di Nelson Mandela, un uomo straordinario”, ha detto Marino, sottolineando che “noi riconosciamo il potere delle sue opere e delle parole. Il suo sogno ha portato la libertà del suo popolo e il suo esempio rimane fonte di ispirazione per tutti noi. Mandela, un eroe che ha vissuto tutta la sua esistenza dimostrando che l’amore è la cosa più naturale che esista. Il momento di costruire la pace è giunto ed è adesso”.
“Papa Francesco ha ammonito il mondo contro la globalizzazione dell’indifferenza”, ha poi aggiunto Marino, concludendo che “saremmo felici se da qui, da Roma nascesse la globalizzazione dei diritti umani. Accolgo il Dalai Lama con amicizia fraterna. Oggi vogliamo anche rendere omaggio ai Nobel per la Pace e vorrei citare Mandela: La libertà senza pace non è una autentica libertà“.

Durante i lavori sarà anche annunciato il vincitore del Peace Summit Award, che nelle precedenti edizioni è stato assegnato a personalità del calibro di Sharon Stone, Sean Penn, Roberto Baggio, Annie Lennox, Bono, George Clooney, Don Cheadle, Peter Gabriel, Sir Bob Geldoff , Cat Stevens, la nazionale di calcio italiana e Roberto Benigni.
In occasione del Summit il Santo Padre ha inviato un messaggio ai Premi Nobel dicendosi “profondamente grato per l’impegno dei partecipanti al vertice per promuovere la pace e la fratellanza tra i popoli, e per il loro impegno nella ricerca di soluzioni ai conflitti dei nostri giorni”.

C.D.