Legge di stabilità, Damiano: “Serve impegno per precari e partite Iva”

Cesare Damiano (Damien Meyer/Getty Images)
Cesare Damiano (Damien Meyer/Getty Images)

“La prossima settimana entra nel vivo al Senato la discussione sulla legge di Stabilità ed il Consiglio dei Ministri che si terrà prima di Natale varerà il primo Decreto del Jobs Act, quello sul contratto a tutele crescenti. Sono appuntamenti importanti e ci auguriamo che prevalga la ricerca del compromesso e dell’accordo e non quella dello scontro. Tutto dipenderà dai contenuti”, a sottolinearlo è il Presidente della Commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano.

Aggiunge l’ex ministro, che nelle scorse settimane è stato tra i più attivi nel lavorare a una soluzione di compromesso sul Jobs Act: “Per quanto riguarda la legge di Stabilità, la nostra principale richiesta riguarda l’aggiunta di 400 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali, al fine di estenderli ai lavoratori precari e prolungare la durata dell’ASpI fino a 24 mesi. Chiediamo che venga anche bloccato l’aumento dei contributi previdenziali per le Partite IVA autentiche al fine di sostenere il lavoro autonomo scelto dalle giovani generazioni”.

Damiano conclude: “Infine per quanto riguarda i Decreti sul lavoro, insistiamo sul fatto che le ‘tipizzazioni’ dei licenziamenti disciplinari facciano riferimento ai codici dei contratti di lavoro e che l’indennità di licenziamento, fin dal primo anno, sia caratterizzata da uno scalino alto che rappresenti un valido deterrente contro i licenziamenti ‘facili'”.

“Governo taglia sgravi per chi assume”

Nel frattempo, le senatrici del M5s Barbara Lezzi e Nunzia Catalfo denunciano: “Renzi, con la legge di Stabilità, elimina gli sgravi contributivi, previdenziali ed assistenziali contenuti nella legge 407/90 e che erano previsti per gli artigiani e le imprese che assumevano lavoratori disoccupati da oltre 2 anni. Questa legge è in vigore dal 1990 e non è soggetta a pareggio di bilancio. Pertanto se viene soppressa ora, come vuole il Governo, in futuro non sarà possibile reintrodurre altre leggi del genere tenuto conto dei limiti che ci impone l’Europa”.

Il Movimento 5 Stelle propone invece che “gli sgravi contributivi della legge 407 siano estesi nella misura del 100% alle imprese del nord e del centro per le quali era previsto uno sgravio del 50% soltanto. Chiediamo, inoltre, che la misura sia estesa anche ai professionisti. La nostra proposta è l’unica fattibile per non far affondare soggetti già fortemente penalizzati dalla crisi come le Pmi e i lavoratori disoccupati”.

 

GM