
Nuova collisione in volo sfiorata solo in extremis tra jet militare russo e un aereo passeggeri, decollato dall’aeroporto danese di Copenhagen. E’ accaduto nella serata di ieri a sud della città svedese di Malmoe. Lo ha reso noto oggi Johannes Hellqvist, portavoce dell’aeronautica svedese. «Abbiamo avuto conferma dal ministro della Difesa svedese che si trattava di un caccia russo». Lo stesso ministro della Difesa di Stoccolma, Peter Hultqvist, ha confermato la sfiorata collisione e la nazionalità del velivolo. L’aereo di Mosca non ha violato lo spazio aereo svedese tuttavia, ha spiegato il Ministro, il jet russo aveva spento il ‘trasponder’, il sistema elettronico di identificazione che lo avrebbe reso visibile dal radar di bordo dell’aereo svedese: “Questo è grave. È inappropriato. È palesemente pericoloso quando vengono spenti i transponder”, ha detto. Una scelta, quella di spegnere il dispositivo d’identificazione, che sarebbe già stata compiuta in passato agli aerei militari russi. Due giorni fa il il ministro della Difesa polacco, Tomasz Siemoniak, aveva denunciato “l’incremento senza precedenti dell’attività dei caccia della flotta russa del Baltico”. Ieri l’omologo ministro estone ha rivelato che un aereo da guerra russo ha violato lo spazio aereo sopra Riga. L’incidente sfiorato di ieri arriva in un periodo di grande tensione tra la Russia e la Svezia dovuta alla presenza di un sottomarino nelle acque di Stoccolma, che si sospetta di nazionalità russa
A marzo c’era stata un’altra mancata collisione tra un aereo di linea della Scandinavian Airlines, che arrivò a 100 metri da un altro jet russo.
La tensione nei cieli del nord Europa, innescata dall’incremento esponenziale dell’attività degli aerei da guerra russi, rimane altissima in particolare per violazioni dello spazio aereo dei paesi Baltici da parte di Mosca. Secondo il quotidiano danese Politiken il jet russo era diretto in Polonia.
ADB