Booking.com: Italia, Francia e Svezia indagano per violazione concorrenza

Booking.com (SERGEI SUPINSKY/AFP/GettyImages)
Booking.com (SERGEI SUPINSKY/AFP/GettyImages)

E’ stata la Commissione europea ad annunciare con un comunicato il suo ruolo di coordinamento in una inchiesta, portata avanti da Italia, Francia e Svezia, ai danni del sito per prenotazioni alberghiere online Booking.com, attaccato da più parti per presunte pratiche scorrette.

Il punto su cui si focalizzano le indagini dei tre Stati è la cosiddetta “clausola di parità”, tacciata di danneggiare la concorrenza sia rispetto ad alcune norme nazionali, sia rispetto al trattato sul funzionamento dell’Unione Europea.

La clausola in questione è quella per cui, un albergo affiliato al circuito di booking.com, è obbligato a offrire al sito le sue stanze a prezzi uguali o inferiori rispetto a quelli applicati in tutte le altre modalità di prenotazione online e offline.

Da parte sua, Booking.com ha cercato di correre ai ripari proponendo varie soluzioni per ovviare alle contestazioni: se queste si riveleranno adeguate in seguito ai test di mercato, allora questi vincoli saranno resi giuridicamente vincolanti e dovranno essere rispettati nei contratti futuri.

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