Palazzo Chigi: incontro a sorpresa Renzi-Prodi

Romano Prodi (Daniel Berehulak-Getty images)
Romano Prodi (Daniel Berehulak-Getty images)

All’indomani dell’accesa assemblea del partito durante la quale il segretario e premier Matteo Renzi ha subito una forte critica da parte di Stefano Fassina e ha poi criticato la gestione dell’Ulivo sottolineando che “quello che non ricordo è come si possa aver perso vent’anni di tempo senza aver realizzato le promesse delle campagne elettorali”, giunge la svolta di un incontro a sorpresa con Romano Prodi, ex presidente del consiglio e fondatore dell’Ulivo.
Secondo fonti del governo, l’incontro era sui temi quali Libia, Ucraina e la crisi internazionale. Ma per per molti, il fatto che i due si siano incontrati dopo la critica di Renzi in assemblea apre anche ad altre ipotesi, oltre a quella di un’indagine da parte del premier per la candidatura di Prodi al Colle, anche se il fondatore dell’Ulivo dopo la sconfitta nel 2013, ha più volte ribadito di non essere interessato.
Prodi ha poi lasciato la sede del governo a bordo di un’auto senza rilasciare dichiarazioni. Tra i due non vi è stato mai un confronto diretto, tranne qualche scambio di Sms, in ultimo quello della scorsa settimana con cui il premier invitava Prodi: “Vediamoci presto”.

Affaritaliani.it evidenzia invece che la carta di Prodi sia più utile per spaventare Silvio Berlusconi, in quanto a favore di Prodi non solo si era espresso Pipo Civati della minoranza Pd, ma anche il M5S e potrebbe ottenere il consenso di Sel. Una mossa che potrebbe essere considerata come un arma di ricatto a Berlusconi per convincerlo ad approvare le modifiche alla legge elettorale.

L’ipotesi Prodi al Quirinale però non piace a Nuovo Centro Destra. Il capogruppo alla Camera Ncd Nunzia De Girolamo non a caso ha ricordato che “Angelino Alfano è stato molto chiaro in questi giorni sulla figura del presidente della Repubblica: e quindi la risposta è no”.

C.D