“Mi do un massimo di otto anni, se vinco le prossime elezioni, e poi me ne vado dalla politica“. Questa la dichiarazione di intenti di Matteo Renzi rilasciata nella lunga intervista con Roger Cohen per il New York Times. Un’intervista che, come si è soliti fare negli Usa, è seguita da un lungo approfondimento nel quale il giornalista inquadra il premier ed il Paese.
Queste le parole del giornalista: “L’Italia ha sofferto a lungo l’inerzia della politica, con la sua vitalità individuale soffocata dalla burocrazia e dall’opacità dello Stato” scrive Cohen che ricorda – “per trenta anni, quando ero corrispondente da Roma e Milano, ho visto il paese usare le proprie capacità per scansare la modernizzazione. Un iter, questo, che ha avuto il suo apice “con l’orgia in stile barocco degli anni di Berlusconi“.
Renzi Jobs Act. Il nome è inglese. L’obiettivo, americano. “Mi piace quello che ha fatto Obama. Le sue politiche più interessanti sono state sul fronte interno. Ha preso un’economia in crisi nel 2009, è intervenuto, ha rilanciato la crescita, e creato posti di lavoro, tutte cose che l’Europa non è riuscita a fare”. E’ amore. Almeno per il New York Times: “Per gli standard italiani di un lavoro per la vita, si tratta di un passo rivoluzionario”.
da Redazione
