
ll sequestro degli ostaggi nella cioccolateria Lindt a Martin Place si è concluso con un’irruzione della polizia alle 2,15 del mattino, quando sono entrate in azione le teste di cuoio. Secondo i media australiani sarebbe stato stato il sequestratore ad aprire il fuoco facendo scattare il blitz degli agenti. La zona era presidiata da forze speciali pronte ad intervenire ma sino al colpo di arma da fuoco si è sperata in una soluzione non cruenta. Al momento dell’irruzione molti ostaggi sono riusciti a riversarsi fuori dal locale. Si è sentito il rumore di spari e la detonazione di esplosivi. Nell’azione sarebbero rimaste uccise tre persone, due ostaggi e l’autore del sequestro, identificato in Man Haron Monis un religioso radicale di origini iraniane. La dinamica dell’operazione al momento non è chiara: uno dei due ostaggi sarebbe morto durante il blitz. .e cause sono ancora da accertare. Ancora incerto il numero dei feriti, due in gravi condizioni, tra cui un agente e una donna di circa 40 anni, colpita a una gamba. I media riferiscono di diverse altre persone ricoverate negli ospedali della città per le ferite riportate.
ADB