
La polizia turca ha effettuato in 13 città una diversi arresti contro esponenti politici e giornalisti legati a Fethullah Gulen, il potente predicatore musulmano, oggi in esilio negli Usa e da tempo principale antagonista premier Recep Tayyp Erdogan. Il blitz ha riguardato finora 27 persone. In totale sarebbero stati emessi 32 mandati di cattura. Tra gli arrestati anche Ekrem Dumanlii direttore del quotidiano Zaman legato a Gulen e uno dei principali organi di stampa di opposizione turchi, è stato arrestato. La redazione di Zaman era stata perquisita già ieri mattina tra le proteste della folla . Il bliz rappresenta un inasprimento della contesa tra Erdogan e Gulen. Il premier accusa il suo avversario di usare la propria influenza su magistrati, poliziotti e giornalisti per destabilizzare il governo. Le denunce della stampa legata a Gulen contro il potere di Ankara diete l’abbrivio ad un’inchiesta giudiziaria sugli uomini di Erdogan e sfociò in una serie di arresti nel dicembre dello scorso anno. Anche Tufan Urguder, ex capo dell’antiterrorismo di Istanbul, fu coinvolto nelle indagini e arrestato
Da tempo Erdogan denuncia l’esistenza di una “struttura parallela” di Gulen all’interno dello Stato turco che si sarebbe proposta di rovesciare il potere. Una convinzione che ha prodotto la controffensiva delle ultime ore. Si ritiene che tra gli aresti da effettuare ci sarebbe anche quello di Fethullah Gulen. L’opposizione parlamentare è in subbuglio: “E’ un golpe del governo contro la nostra democrazia “, ha dichiarato il capo del kemalista Chp Kemal Kilicdaroglu.
“I raid della polizia turca e gli arresti dei giornalisti e dei rappresentanti dei media vanno contro i valori europei e gli standard a cui la Turchia aspira di fare parte” hanno dichiarato in una a nota l’Alto Rappresentante per la politica estera Ue Federica Mogherini e il commissario alla politica di vicinato Johannes Hahn.
Secondo il portavoce del Dipartimento di Stato Usa: “La libertà di stampa, processi giusti e un sistema giudiziario indipendente sono elementi chiave in ogni democrazia. Come alleati e amici della Turchia, chiediamo alle autorità turche di assicurare che le loro azioni non violino questi valori chiave e le fondamenta democratiche del paese”
ADB