Corruzione, Grasso: “Politica reagisca con fermezza”

Pietro Grasso (Foto: ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)
Pietro Grasso (Foto: ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images)

Nel corso della tradizionale cerimonia per lo scambio degli auguri di fine anno del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, con le più alte cariche dello Stato, svoltasi oggi al Palazzo del Quirinale, è intervenuto anche il presidente del Senato, Pietro Grasso, il quale è tornato nel suo saluto iniziale su uno degli argomenti più discussi di queste settimane, la corruzione politica e in particolare lo scandalo mafia nella Capitale, spiegando: “Preoccupa il consolidamento, svelato da indagini e processi anche nel corso di quest’anno, di un’area che coinvolge insieme a mafiosi e criminali anche politici, imprenditori, professionisti e amministratori pubblici, facendo ricorso a relazioni di favoritismo, collusione e corruzione”.

Per Grasso, questi fenomeni “sono il frutto anche della permeabilità di certa politica, specchio anche del degrado della vita sociale e di una ‘diffusa perdita di valori’. In questo contesto, è dovere delle istituzioni e della politica reagire con fermezza al malaffare, alla corruttela, al disprezzo per la cosa pubblica e per l’interesse generale”. Quindi l’auspicio sul tema della riforma della giustizia: “Dopo l’approvazione in via definitiva in Senato nei giorni scorsi della legge sul lavoro, altrettanto urgenti appaiono le riforme del sistema economico, della pubblica amministrazione e della giustizia, quest’ultima tesa anche a correggere l’irragionevole durata dei processi”.

Prosegue Grasso: “La rapida adozione e attuazione di tali interventi strutturali, necessari per gli investimenti, lo sviluppo e l’occupazione, dunque per il futuro del Paese, è assolutamente indifferibile, perché azioni sistemiche di tale profondità hanno bisogno di tempo prima di avere effetto concreto nell’economia reale”. L’auspicio finale del presidente del Senato “è che le forze politiche sentano l’urgenza e la responsabilità che la gravità della situazione impone, sperando che non si ripetano quegli atti concreti di intimidazione, di rifiuto di ogni regola e rispetto delle istituzioni, volti ad ostacolare il normale funzionamento delle Camere, che anche Lei ha recentemente deplorato”.

 

GM