
Il Jobs Act, la riforma del lavoro tanto voluta dal premier Matteo Renzi, entra ufficialmente in vigore oggi, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Il Jobs Act è una legge delega che riforma il mercato del lavoro e gli ammortizzatori sociali nel nostro Paese. Quello che è stato votato nelle scorse settimane dal Parlamento è un provvedimento ancora in parte vuoto, i cui contenuti dovranno essere specificati dai decreti delegati emanati dal governo e su cui l’esecutivo sta lavorando in questi giorni in modo da rendere la riforma applicabile dal prossimo anno, ovvero tra poco più di due settimane.
Il Jobs Act ha riformato, tra le polemiche, l’art 18 dello Statuto dei Lavoratori, escludendo il diritto di reintegro nel posto di lavoro per i licenziamenti economici, già in parte escluso dalla precedente riforma Fornero. L’art 18 inoltre non si applicherò ai neo assunti. Viene poi introdotto il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, con l’obiettivo di cancellare le collaborazioni precarie (co.co.co e co.co.pro.) e per le aziende che assumono nuovi lavoratori sono previsti dalla Legge di Stabilità sgravi contributivi per i primi tre anni del rapporto di lavoro. Vengono riformati gli ammortizzatori sociali con l’introduzione della nuova Aspi (Assicurazione sociale per l’impiego), che per la prima volta viene estesa a anche ai lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa.
V.B.