Il genere fantastico non è stato mai molto frequentato dal nostro cinema. Eppure chi oggi ha meno di quarant’anni è cresciuto proprio con un immaginario fantasy. Così, a sperimentare l’immaginifico ci ha pensato Gabriele Salvatores che dopo Nirvana, desiderava tanto girare l’invisibile… e a quanto pare ci è riuscito!
Senza ombra di dubbio, al cineasta va riconosciuto il coraggio di osare. Infatti, la sua ultima fatica, Il ragazzo invisibile, che uscirà nei cinema il 18 dicembre, unisce il filone teen al cinecomic. La pellicola narra la storia di Michele che vive a Trieste. Non è popolare a scuola, non brilla nello studio e non eccelle nello sport. Ma a lui in fondo non importa. Gli basterebbe avere l’attenzione di Stella, la ragazza che in classe non riesce a smettere di fissare. Ma ecco che un giorno il succedersi monotono delle sue giornate viene interrotto da una scoperta straordinaria: si guarda allo specchio e si scopre invisibile.
La più incredibile avventura della sua intera esistenza ha inizio così… per caso o per volere del destino!
C’è da dire che la resa degli effetti speciali è perfettamente riuscita e che tra tutti i super poteri Salvatores porta sul grande schermo l’invisibilità, ovvero un dono più intimo e più discreto: un super potere dell’anima. Infatti, il film sfrutta chiaramente l’immaterialità come metafora di un disagio umano e ammicca in maniera palese ai grandi film cult dei primi anni Ottanta, come Gremlins.
Il problema è che vuoi per l’impianto nel suo insieme, vuoi per il budget esiguo, la pellicola non sembra spiccare il volo, è come se mancasse di un fuoco interno incisivo, di un’energia dolce e furiosa in grado di divincolarsi dai legami con l’impercettibilità. D’altro canto, è un’opera che merita attenzione, perché comunque conferma che anche in Italia si può spaziare, guardare altrove e diversificare. Inoltre, la leggerezza dei dialoghi, gli effetti speciali usati, da quelli di Georges Méliès a quelli 3D di ultima generazione, la malinconia romantica, la netta, ma pur sempre morbida fotografia di Italo Petriccione, rendono la visione della pellicola piacevole.
E dato che si tratta di una vera e propria operazione inedita per il mercato italiano, per non essere da meno con i film sui supereroi, Il ragazzo invisibile è diventato anche un romanzo pubblicato da Salani e una graphic novel prodotta da Panini Comics con Rai Cinema e Indigo Film. Quindi, avete ampia scelta se volete osservare da vicino i prodigi di Michele. Occhio però, non sarà un’impresa semplice: come ben sapete, è invisibile!
Silvia Casini