
Dopo il fermo in Estonia del noto giornalista ed ex europarlamentare Giulietto Chiesa, la Lega Nord torna all’attacco sulla questione russa, con il segretario federale del Carroccio, Matteo Salvini, che è anche europarlamentare, ha formulato un’interrogazione urgente chiede alla Commissione Europea, chiedendo: “Cosa intende fare la Commissione europea dopo l’arresto di Giulietto Chiesa da parte delle autorità estoni? Dal momento che nessun reato gli è stato contestato non è infondata l’ipotesi che alla base dell’arresto ci sia un contrasto tra le opinioni dell’ex parlamentare europeo (tendenzialmente filorusse) e le scelte politiche dell’attuale governo estone che invece ha rapporti piuttosto tesi con la Federazione Russa”.
Salvini chiede di intervernire “per accertare se l’operato delle autorità estoni costituisca una violazione dei diritti fondamentali riconosciuti dall’Unione a tutti i cittadini a partire dalle libertà di pensiero, espressione e movimento”, poi si chiede: “Ma siamo proprio sicuri che il massimo pericolo sia Putin?”.
In mattinata, intanto, Chiesa è stato rilasciato “grazie anche all’intervento deciso del nostro ambasciatore a Tallinn, Marco Clemente, che ringrazio e con cui mi complimento per la maestria professionale”; lo ha annunciato lo stesso giornalista sul suo sito Internet, proseguendo: “Ringrazio tutti insieme, tutte le centinaia di persone che mi hanno scritto esprimendomi solidarietà. Davvero centinaia. Dall’Italia, dall’Europa, dalla Russia. L’episodio è sicuramente grave. Ma è anche una lezione da imparare. Ci aiuta a capire che razza di Europa è quella che ci troviamo davanti ora. E che battaglia dovremo fare per cambiarla, per rovesciarla come un calzino. Se non vogliamo che questa gente rovesci noi”. A Chiesa, come prevedibile, è stato notificato un mandato di espulsione.
Stop sanzioni ma non solo
Nel frattempo, la Lega Nord ha presentato in Parlamento, nel corso del dibattito sulle comunicazioni di Renzi in vista del consiglio europeo del 18 dicembre 2014, una dura risoluzione, in cui richiede tra l’altro stop alle sanzioni alla Russia, tutela del made in Italy e contrasto all’immigrazione clandestina nell’Unione Europea. Ha sottolineato il vicepresidente del gruppo leghista Gianluca Pini: “Nessuno si è accorto di questo semestre italiano di presidenza del consiglio Ue, che non è nemmeno servito a sbloccare la questione dei marò. La Mogherini è stata piazzata in un posto tanto autorevole quanto inutile, e lo dimostra l’irrilevanza italiana nelle scenario internazionale”.
L’esponente leghista ha una parola per tutto; sull’immigrazione, innanzitutto: “Il problema, che ha causato migliaia di morti, è stato solo spostato da Mare Nostrum a Triton. La gente continua a sbarcare, solo a novembre ne sono arrivati 10mila. Quelle traversate hanno foraggiato mafie e coop, quelle coop che fanno parte della galassia di sinistra”. Quindi sul piano di investimenti proposto da Juncker: “Contiene tagli pesantissimi alla ricerca”. Durissimo il giudizio sul Ttip: “Le trattative sono state secretate, c’è il rischio che sia la pietra tombale del made in Italy”.
Quindi l’attacco al possibile ingresso della Turchia nell’Unione Europea: “E’ follia. Renzi vada a trovare i giornalisti incarcerati perché non allineati”. Infine sulle sanzioni alla Russia: “Hanno massacrato le imprese italiane, altro che Jobs act, vanno cancellate subito”.
GM