Milano, la ‘ndrangheta puntava allo Stadio Meazza: 59 arresti

Fermata metro a Milano (Stuart Franklin/Getty Images)
Fermata metro a Milano (Stuart Franklin/Getty Images)

Ancora episodi di corruzione e infiltrazioni mafiose a Milano dove la Procura distrettuale antimafia di Milano ha ordinato 59 arresti con accuse di vario titolo che spaziano dal traffico di armi, estorsione e traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
Tra gli arrestati figura anche un dipendente del Nucleo ispettorato del lavoro che avrebbe falsificato informative per favorire negli appalti un imprenditore e danneggiare il suo concorrente. Tra gli episodi accertati durante le indagini, il carabiniere militare che percepiva soldi in cambio di favori, aveva segnalato irregolarità nella gestione dei lavoratori da parte di una ditta di catering che operava allo stadio Meazza, per mettere in cattiva luce il titolare dell’azienda per metterlo fuori gioco. E’ pertanto emerso che la ‘ndrangheta puntava al servizio catering delle partite allo stadio Meazza, passando per un imprenditore del settore che poteva essere manovrato dalle cosche.
L’operazione è stata condotta dal Nucleo investigativo dei carabinieri che ancora stanno perquisendo case e uffici.
Il clan malavitoso oltre a controllare il traffico di droga, aveva in mano anche sale bingo, il controllo di hotel sulla Riviera ligure e gestiva l’avvio di attività commerciali nell’Est Europa.
In questo scenario, non mancano prestiti a tassi d’usura, vendette, pistole puntate contro genitori mentre accompagnano i bambini a scuola così che tutti vedano, che tutto sia chiaro, che l’intera famiglia sappia d’essere sotto tiro.

L’organizzazione girava attorno al clan i Libri, originario di Reggio Calabria, che domina a Milano fin dagli Novanta. Da luglio scorso, si tratta della quarta operazione contro la ‘ndrangheta nella Lombardia in vista di Expo 2015.

“E’ da 20 anni che non c’erano operazioni di questo tipo nell’area metropolitana milanese”, ha commentato Maurizio Stefanizzi, comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri di Milano.
C.D.