Al Qaeda, attentato nello Yemen, muoiono 15 bambine

 Al Qaeda Yemen
Yemen, miliziani di Al Qaeda (Mohammed Huwais/Getty Images)

Lo Yemen si conferma ogni giorno come una delle aree più instabili di un Medio Oriente già incontrollabile. E come accaduto a Peshawar, in Pakistan, sono spesso gli indifesi e gli innocenti a versare il loro sangue. Ieri almeno 25 persone avrebbero perso la vita a causa dell’esplosione di due autobombe a Radaa, una città della provincia di Al Bayda, nello Yemen centrale. La città è nota per essere una delle roccaforti di Al Qaeda nella penisola araba. La notizia è stata riferita da fonti mediche locali e diffusa dalla Reuters. La prima autobomba è esplosa vicino ad un checkpoint controllato da un’organizzazione sciita nota come Houthi, mentre nelle vicinanze passava uno scuolabus che trasportava alcune bambine nella scuola elementare. Il mezzo è rimasto coinvolto nell’esplosione uccidendo almeno 15 di loro. Gli sciiti hanno accusato Al Qaeda dell’attacco. La seconda autobomba è esplosa nella vicinanze dell’abitazione di Abdullah Idris, leader degli Houth causando almeno 10 i morti. I combattimenti tra le due fazioni continuano nonostante la tregua firmata tra il governo e i ribelli il 21 settembre. Negli ultimi giorni a Radaa almeno quattro miliziani houthi erano rimasti uccisi mentre combattevano contro Al Qaeda. Nella capitale, Sanaa, gli houthi hanno anche fatto saltare in aria sette palazzi nel quartiere di Arhab ed hanno preso il controllo di gran parte della città.

ADB