Diritti tv, la denuncia: “Per la serie A, Al Jazeera paga più della Rai”

RAI
Sede Rai (FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)

Presentando una interrogazione parlamentare alla Rai, il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, ha avanzato il seguente quesito: “La Rai chiarisca se corrisponde al vero che, nell’ambito dell’assegnazione di alcuni diritti tv riguardanti il calcio italiano della Serie A, il servizio pubblico pagato con il canone anche degli sportivi sia finito quarto, dietro Sky, Mediaset e Al Jazeera”.

Denuncia Anzaldi: “Nell’ambito dell’assegnazione dei diritti per realizzare le interviste post-partita delle partite di calcio, di recente una gara della Serie A avrebbe visto retrocedere la Rai dal terzo al quarto posto, superata ora anche dall’emittente all news araba Al Jazeera”. Il deputato Pd ha quindi proseguito: “Qualora la circostanza venisse confermata, ci troveremmo di fronte all’ennesima prova delle difficoltà del servizio pubblico a concorrere sul redditizio settore dei diritti sportivi e avremmo anche la conferma che un operatore internazionale come la tv araba sia interessato ad entrare in maniera decisa nel mercato italiano come un robusto concorrente”.

Intanto, secondo quanto apprende Agv News, “il 18 dicembre va in scena l’ultimo appuntamento dell’anno per il cda Rai e all’ordine del giorno – a quanto apprende il Velino – oltre al budget 2015 e alla nomina dei vice direttori di Rai Sport (il direttore Carlo Paris ha scelto Jacopo Volpi, Marco Civoli, Ivana Vaccari, Marco Franzelli e Raimondo Maurizi) c’è anche la sorte delle storiche trasmissioni ’90esimo minuto’ e ‘Tutto il calcio minuto per minuto’. La Lega Calcio, infatti, aspetta entro le ore 11 del 19 dicembre prossimo le offerte in busta chiusa dei broadcaster per tre pacchetti relativi alla Serie A per gli anni 2015-18”.

Priorità sulle interviste

Secondo l’agenzia di stampa, in ogni caso, “a prescindere dall’esito del bando di gara, RaiSport si dovrà rassegnare ad intervistare gli allenatori dopo le tv pay (SkySports e Mediaset Premium) e anche dopo le tv straniere che hanno acquistato i diritti tv per l’estero della Serie A. Il bando della Lega Calcio prevede, infatti, che la precedenza di microfono vada data comunque a chi per quei diritti ha investito parecchio di più”.

La sensazione è insomma che ogni anno che passa la Rai sia sempre meno “capace” di investire cifre astronomiche nei diritti televisivi delle partite di calcio: quanto avvenuto coi Mondiali in Brasile ne è stata la conferma.

 

GM