“Lo Hobbit: La battaglia delle cinque armate” – recensione

TheHobbit_Intl_1sht_Italia-693x1024Lo Hobbit: La battaglia delle cinque armate rappresenta il culmine di un’avventura durata sedici anni per il regista Premio Oscar® Peter Jackson, che ha portato sul grande schermo l’universo della Terra di Mezzo, descritto dalla fantasia di J.R.R. Tolkien nei suoi capolavori letterari Lo Hobbit e Il signore degli anelli.

Il film farà il suo debutto nelle sale italiane oggi 17 dicembre. Nel cast spiccano: Orlando Bloom (Legolas), Hugo Weaving (Elrond), Christopher Lee (Saruman), Cate Blanchett (Galdriel), Richard Armitage (Thorin Oakenshield), Evangeline Lilly (Tauriel), e Ian Mckellen e Martin Freeman nei ruoli di Gandalf  e Bilbo Baggins.

Questo capitolo conclusivo vedrà impegnati Gandalf, Bilbo Baggins, Thorin Scudodiquercia, la compagnia dei nani, gli elfi e gli uomini in prove e pericoli che li porteranno a vivere un’ultima avventura epica dove tutte le razze dovranno decidere se fare fronte comune contro il Male o essere annientate.

Le vere protagoniste qui saranno proprio le battaglie collettive e solitarie. Infatti, si tratta di un film di pura azione, un’opera di grande impatto visivo che non ha nessuna ambizione se non narrare la foga, l’ira e il clamore degli scontri.

E oltre a mostrare  la tirannica e devastante presenza del drago Smaug, la pazzia di Thorin, la sagacia di Bilbo, l’intraprendenza dell’elfo Legolas, l’amore di Tauriel per il nano Kili, il coraggio dell’umano Bard, la pellicola è empia di messaggi positivi come il valore dell’amicizia, dell’amore, della correttezza, dell’onore e del sacrificio.

Così, i conflitti si fondono con l’emotività regalando al pubblico un kolossal spettacolare con una miriade di scene di massa, effetti speciali degni di nota, grande eroismo e grande tragedia, suoni viscerali e sequenze mozzafiato.

E alla fine, vi sentirete pervasi da un senso di completezza, forse perché, come dice Bilbo a Gandalf, “È l’ultima strada”, e allora avrete nostalgia di rivedere l’intera trilogia cinematografica o di assaporare l’entusiasmante viaggio nella Terra di Mezzo, sfogliando le elettrizzanti, spaventose e commoventi pagine nate dalla creatività di J.R.R. Tolkien. Se così fosse, ben vengano film che spronino alla cultura.

Silvia Casini