
Il Parlamento Ue con ampia maggioranza ha approvato una risoluzione che sostiene “in linea di principio” il riconoscimento dello Stato della Palestina sulla base dei confini del 1967, ritiene che la soluzione più adatta sia la suddivisione dei territori in due Stati con Gerusalemme capitale e, pertanto, auspica la ripresa dei colloqui di pace fra Israele e Palestina. La risoluzione è stata approvata con 498 sì, 88 no e 111 astensioni e di fatto rappresenta una convergenza sul principio enunciato di cinque differenti gruppi: Ppe, S&D, Sinistra Unita, liberali e Verdi cui si sono aggiunti alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle. La decisione arriva dopo il riconoscimento della Palestina da parte della Svezia e dopo la decisione dell’Assemblea nazionale francese del scorso 2 dicembre che ha approvato una mozione non vincolante in tale senso, seguita oggi dal parlamento del Lussemburgo. E’ la prima volta che l’assemblea dell’Unione Europea giunge ad una simile dichiarazione. Il voto prevedibilmente non avrà conseguenze concrete. La mozione infatti non chiede ai Paesi appartenenti allla Ue di procedere al riconoscimento della Palestina, che rimane un’iniziativa di competenza degli Stati membri”. Tuttavia il valore simbolico è politico rimane altissimo. Non sono mancate voci di dissenso. Nigel Farage leader dell’Ukip ha così commentato la decisione: “il riconoscimento degli Stati è di competenza delle nazioni, non del Parlamento europeo che non ha questo potere: questo voto va annullato”. La delegazione di Forza Italia ha scelto di uscire dall’aula.
ADB