Il Papa incontra l’Acr: “Chi vuole bene a Gesù, ama il prossimo”

Papa Francesco tra i bambini (ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images)
Papa Francesco tra i bambini (ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images)

“Tutto è possibile con Gesù”, questo in sintesi il messaggio che arriva da Papa Francesco, il quale ha incontrato oggi in udienza una cinquantina di bambini dell’Azione Cattolica Ragazzi, che hanno portato al Pontefice gli auguri di Natale. Queste le parole del Papa: “Essere apostoli di pace e di serenità, a partire dalle vostre famiglie; ricordare ai vostri genitori, ai fratelli, ai coetanei che è bello volersi bene, e che le incomprensioni si possono superare, perché stando uniti a Gesù tutto è possibile”.

Ha sottolineato il Pontefice: “Quello è importante: tutto è possibile. Ma questa parola non è un’invenzione nuova: questa parola l’ha detta Gesù, quando scendeva dal Monte della Trasfigurazione. A quel papà che chiedeva di guarirgli il figlio, Gesù cosa ha detto? ‘Tutto è possibile a coloro che hanno fede’. Con la fede in Gesù si può tutto, tutto è possibile”. Quindi ha rilevato l’importanza di accogliere il messaggio: “Adesso, con la grazia del suo Natale, Gesù vuole aiutarvi a fare un passo ancora più deciso, più convinto, e più gioioso per  diventare suoi discepoli. Basta una piccola parola: ‘Eccomi’. Ce la insegna la nostra Madre, la Madonna, che ha risposto così alla chiamata del Signore”.

Per Papa Francesco, è fondamentale “interessarsi alle necessità dei più poveri, dei più sofferenti e dei più soli, perché chi ha scelto di voler bene a Gesù non può non amare il prossimo. E così il vostro cammino nell’A.C.R. diventerà tutto amore”. Quindi l’invito ad “amare la Chiesa, volere bene ai sacerdoti, mettersi al servizio della comunità” e a “testimoniare che la ricchezza di ognuno è un dono di Dio tutto da condividere”. Il Pontefice ha infine chiesto ai ragazzi di “parlare con Gesù, l’amico più grande che non abbandona mai, confidare a Lui le vostre gioie e i vostri dispiaceri”.

Il saluto di Matteo al Pontefice

A inizio udienza, uno dei bambini ha salutato Papa Francesco: “Essere qui oggi è come realizzare per noi un bellissimo sogno, un sogno diventato realtà perché a voce, guardandoti negli occhi, possiamo esprimerti la sensazione di tranquillità e serenità che trasmetti quando con le tue semplici parole ci parli dell’immenso amore che Dio continua ad avere per l’umanità, anche quando ci dimentichiamo dei nostri fratelli meno fortunati”.

 

GM