“Gala Cox e il mistero dei viaggi nel tempo”: recensione

10620745_10152556932658881_3158099599802192817_nVi sembrerà un esperimento alchemico, ma non lo è affatto. Provare per credere! Prendete una crononauta adolescente patita per le scienze, una colonia di Aphaenogaster spinosa, un teenager loquace con l’ossessione della recitazione, un pizzico di fantasy, una manciata di elementi steampunk e una dose massiccia di science-fiction.

Bene, ora amalgamate il tutto e aggiungete un’abbondante spruzzata di pura ironia, un sentore ottocentesco dal retrogusto gotico, personaggi bislacchi e voltagabbana, una figura doppia alla dottor Jekyll e Mr. Hyde, omicidi efferati in perfetto stile Jack lo squartatore, sabbia, tanta sabbia… (non fate domande. Fidatevi: vi servirà!), e per concludere un bel po’ di saggezza d’altri tempi, o meglio di altri mondi… insomma, una sapienza non umana, ma eterea, appartenente agli spettri.

Cosa otterrete? Ma è ovvio: Gala Cox e il mistero dei viaggi nel tempo, il romanzo d’esordio (e che esordio!) di Raffaella Fenoglio edito da Fanucci.

Il libro, corposo e ben scritto, narra la storia di Gala Cox Gloucestershire, una quindicenne che frequenta il liceo artistico. Ha un carattere indeciso, un’intelligenza fuori dal comune e la passione per le materie tecniche. E non sta affrontando un bel momento. Ha perso la sua migliore amica, Nadia, in un terribile incidente dai risvolti misteriosi, e suo padre se n’è andato di casa. Ora, vive solo con la mamma Orietta, una medium scostante e autoritaria, e alcune entità bizzarre, come l’indiano Matunaaga e la monaca benedettina Ildegarda di Bingen. Il punto è che sono spiriti. E Gala crede di sapere proprio tutto sull’aldilà, fino a quando non inizierà a frugare nello studio di suo padre alla ricerca di una traccia per ritrovarlo. Ma una scoperta casuale le aprirà le porte di un universo ignoto, dove dovrà ricredersi e affrontare una lotta che la renderà una ragazza più forte, più caparbia e più matura.

Le premesse sono già un programma, perché i personaggi sono originali, la trama è ricca di colpi di scena e ben architettata, i viaggi nel tempo sono formidabili, palpabili e mozzafiato. Tra i protagonisti spiccano l’indiano Matunaaga, uno spirito guida sagace; Ildegarda, una suora ritrosa, ma solerte; Dennis, il compagno di banco di Gala, bello, logorroico, sensibile e pieno di risorse, e chiaramente Gala stessa, una ragazza sveglia, sardonica e imprevedibile, che durante le sue avventure in luoghi ed epoche antiche, come la Londra Vittoriana, compirà delle vere e proprie peripezie e incontrerà vecchi e nuovi amici, ma anche temibili avversari, come l’enigmatica Ipazia Price.

Sin dal generoso e fresco incipit, l’opera ha il pregio di catturare l’attenzione del lettore riga, dopo riga, di farlo sorridere, ridere ed emozionare. E non è poco. Inoltre, lo stile scorrevole, fluido e mordace rende più incisivo ed appassionante il background fantastico e persino più godibile la morale serpeggiante lungo l’intera narrazione. Per giunta, andando a fondo nell’intrico delle vicende e dei personaggi, troverete un mix entusiasmante di mistero, incanto e surreale, grazie alla creatività della scrittrice che ha saputo dipingere, in maniera vivida, il magico mondo degli usqued e non solo… ma non vi sveleremo di più, onde evitare spoiler. Ciò che è certo, è che pagina, dopo pagina non potrete fare a meno di seguire i pensieri di Gala e di affiancarla nei suoi viaggi picareschi e insoliti, ma state attenti, perché senza rendervene conto verrete catapultati in un’altra realtà dove la frase “Se scappi, non capisci” vi rimbomberà più volte nel cervello, e alla fine, l’esplorazione del mondo interiore ed esteriore, sarà per voi un ulteriore momento di riflessione, di consapevolezza che nella vita gli ostacoli vanno affrontati e non elusi, perché il fato ce li consegna per farci cadere, per farci rialzare e per renderci migliori. Di conseguenza, proprio come Gala apprenderà a non scappare, a rafforzare il carattere e l’anima, e a comprendere il vero valore dell’amicizia, anche il lettore si evolverà in positivo e malgrado non potrà compiere enormi balzi nel tempo, potrà andare a ritroso con la memoria, riscoprire il senso della famiglia, il dono della rimembranza e fare di tutto pur di assaporare a pieno il viaggio straordinario che è la vita.

E statene certi, alla fine, Gala vi mancherà e agognerete persino un secondo capitolo delle sue strampalate traversie, perché la sua magnifica e incalzante storia, sospesa tra finzione e realtà, magia e fantasia, saprà fondere perfettamente cuore e ingegno, astuzia e coraggio, fiducia e speranza… e forse regalarvene un po’.

Silvia Casini