
L’India «sta studiando» una proposta italiana per arrivare ad una soluzione consensuale sulla vicenda dei due Fucilieri di Marina presentata dall’Italia. A sostenerlo è Sushma Swaraj, ministro degli Esteri indiano, che ha inviato al Parlamento una risposta scritta a un’interrogazione presentata dal Partito Comunista indiano che chiedevano se fosse vero che «il governo italiano ha cercato una soluzione alla vicenda» e di conoscere «la reazione del governo indiano alla proposta». «La questione è all’esame della Corte Suprema dell’India mentre la proposta del governo italiano all’esame del governo» ha osservato il ministro che ha tuttavia affermato «non poter prevedere quanto tempo prenderà questo esame».
Si tratta comunque di un passo avanti dopo l’irrigidimento delle relazioni tra India e Italia.
Tre giorni fa la Corte Suprema indiana si era rifiutata di esaminare le richieste dei due marò quella di Massimiliano Latorre il quale, al termine del permesso che scadrà il 13 gennaio, chiedeva di prolungare di 4 mesi la convalescenza in Italia dopo l’ictus che lo ha colpito a settembre. La Corte aveva inoltre respinto la richiesta di Salvatore Girone di tornare a casa per Natale. Giorgio Napolitano si è detto “fortemente contrariato” dalle decisione della Corte Suprema indiana. Uan tensione fra i due Paesei acuita anche dalle parole del ministro della Difesa Roberta Pinotti: «Massimiliano Latorre si deve curare qui in Italia, ce lo stanno dicendo i medici e non vedo quindi come possa tornare in India. Non ci muoviamo da questa posizione ». La Farnesina aveva deciso di richiamare l’ambasciatore in India, sebbene il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni aveva specificato che non si trattava di «una rottura delle relazioni diplomatiche». I due fucilieri della Marina a quasi tre anni di distanza sono ancora in attesa di giudizio per aver fatto fuoco e ucciso, scambiandoli per pirati, due pescatori indiani al largo delle coste del Kerala, nel sud dell’India il 15 febbraio del 2012.
ADB