Il direttore del Cern: “Giovani, andate all’estero”

Fabiola Gianotti (LEON NEAL/AFP/Getty Images)
Fabiola Gianotti (LEON NEAL/AFP/Getty Images)

Altro che appelli e campagna di sensibilizzazione per invitare i giovani italiani a investire nel proprio futuro restando nel nostro Paese: intervistata da Emilio Carelli su SkyTg24, Fabiola Gianotti, dal primo gennaio 2016 direttrice generale del Cern di Ginevra, prima donna a ricevere tale incarico, lancia un appello ai giovani “che non trovano lavoro in Italia ad andare all’estero”. La scienziata chiarisce poi: “D’altronde consiglierei a tutti i ragazzi di passare un periodo in un altro Paese, perché ci si arricchisce”. Quindi sul sistema di istruzione italiano: “La scuola italiana è ottima ma deve modernizzarsi”.

Evidenzia la Gianotti: “E’ sempre un’ottima scuola, anche a paragone con altre, come per esempio quella francese. Penso però che debba modernizzarsi e credo sia molto importante che insegnanti, ricercatori e professori universitari, siano retribuiti in modo conforme all’importanza del lavoro che fanno”. Poi accusa la mancanza di investimenti: “L’Italia spende sulla ricerca una frazione del Pil che è sotto la media europea. Questo purtroppo ha anche un impatto sulla capacità del nostro Paese di trattenere i giovani più bravi nelle nostre università”.

“Il problema dell’Italia è che se poi i giovani volessero tornare, spesso non avrebbero la possibilità di farlo perché non ci sono posti, non c’è un sistema meritocratico, non ci sono infrastrutture”: parole, quelle della Gianotti, che suonano come l’ennesimo atto d’accusa nei confronti di un sistema Paese incapace di rinnovarsi e di puntare sulle nuove generazioni.

 

GM