Un uomo è stato crocefisso dall’Isis. E’ accaduto a Al-Bab, in provincia di Aleppo. Legato mani e piedi, issato sopra un furgone e fatto sfilare per le strade. L’uomo è stato accusato di essere una spia di Assad. Nel video si vedono i suoi ultimi istanti di vita. A renderlo noto è il sito di intelligence Site. L’esecuzione risale a pochi giorni fa. Il video si ferma nel momento in cui il carnefice leva il braccio armato di coltello per decapitare la vittima dopo avergli tagliato entrambe le mani. Una folla, tra cui anche dei giovanissimi, osserva la scena. Successivamente si vede il cadavere crocifisso ed esposto. L’uomo è stato accusato di aver localizzato, attraverso dei microchip, edifici strategici dell’Isis presenti nella città siriana per permettere agli aerei di Assad di individuare l’obiettivo da colpire durante i raid. Secondo gli accusatori , la collaborazione della vittima con il regime aveva portato alla morte di 190 persone. L’Isis sembra attraversare una fase di difficoltà sul fronte militare, colpito dal regime di Damasco in Siria, osteggiato dai peshmerga curdi che hanno resistito all’assedio di Kobane nel Nord del Paese e riconquistato il Monte Sinjar in Iraq con il sostegno dei raid della coalizione internazionale. Le controffensive sembrano colpire sempre più spesso anche i vertici dell’organizzazione, segno che la capacità di raccogliere informazioni sul territorio da parte degli avversari dello Stato Islamico è aumentata notevolmente negli ultimi mesi. Una preoccupazione pressante che ha evidentemente condotto ad un’esecuzione esemplare. Ed proprio l’accusa di agire per contro servizio dell’odiato regime di Damasco ad essere stato fatale all’uomo.
Dalla stessa città di Al-Bab proviene nelle ultime ore la notizia di un altra punizione inferta dagli jihadisti: ad un uomo accusato di furto è stata amputata una mano. E’ avvenuto ancora una volta in pubblico, dopo la preghiera del venerdì sera.
ADB