
Ha preso un partito praticamente messo ko dalle inchieste riguardanti la vecchia dirigenza, portandolo in un anno a percentuali che secondo i sondaggi dovrebbero essere di gran lunga superiori a quelle conquistate ad esempio nel 1996 e nel 2008/2009: oggi il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, che nelle scorse ore ha presentato il nuovo soggetto politico per il Centrosud, in un’intervista a SkyTg24, lancia il guanto della sfida al presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
“Voglio sfidare Renzi in diretta tv. Già da domattina sono pronto a confrontarmi con lui su tasse, immigrazione, euro, su tutto”, sono le parole di Salvini, che si trova a Torino per un presidio organizzato contro l’occupazione dei profughi alle palazzine olimpiche dell’ex Moi; poi sottolinea: “Il presidente della Repubblica è l’ultima delle mie preoccupazioni e degli italiani. Basta che non sia un vecchio rottame della sinistra”. Per far capire poi cosa intenda con quelle parole, il leader del Carroccio fa due nomi di due ex presidenti del Consiglio, Giuliano Amato e Romano Prodi, che sono tra l’altro fra i nomi che più costantemente vengono tirati in ballo in queste settimane.
Salvini è estremamente duro con l’attuale premier: “Renzi è pericoloso. Votare una legge finanziaria alle 5 della mattina con tasse occulte non capitava neppure in Unione sovietica. Presto vedremo quanto pagheranno di più gli italiani sulla casa e sull’elettricità. Mentre Renzi fa i compiti di Bruxelles, gli italiani passeranno un Natale meno felice”. Quindi carica le critiche: “Renzi è un poveretto. Voglio discutere della inutilità totale del semestre di presidenza italiano dell’Ue. Una sola cosa doveva fare Renzi: tutelare il made in Italy visto che la contraffazione ci fa perdere 60 miliardi l’anno. E non l’ha fatto”.
Proseguono quindi le critiche alla legge di stabilità, una manovra che “è una porcata. Hanno votato una legge di stabilità piena di errori e di tasse occulte. Noi non ci arrendiamo, questi non solo sono incapaci ma sono anche pericolosi”.
Renzi non ha timori
In un’intervista al quotidiano ‘Il Foglio’, il premier ha però sostenuto di non avere alcun timore dell’ascesa di Salvini, confermata peraltro dai più recenti sondaggi: “Salvini una minaccia? Per me va benissimo che sia percepito come il mio avversario. Lui scommette sul fallimento del sistema, io scommetto sul cambiamento del sistema”. E ancora: “Lui sono 15 anni che lavora in Europa, senza che nessuno si sia mai accorto della sua presenza nelle istituzioni”.
E’ per certi versi sprezzante il giudizio di Renzi su Salvini: “Anzi mi sembra un po` ingrato che oggi si scagli in modo così veemente contro le stesse strutture che gli hanno messo per molto tempo un ottimo stipendio a disposizione, io l’Europa provo a cambiarla. Salvini mi fa ogni giorno un regalo, ringrazio anche lui”.
Tra Renzi e Salvini…
“Tutti i conti tornano. Per Renzi in prospettiva Salvini è il miglior concorrente possibile”, lo afferma l’onorevole Fabrizio Cicchitto dell’Ncd, che scrive: “Se si determinasse la distruzione del centro, nel caso in cui l’alternativa fosse fra un centrosinistra guidato da Renzi e una destra guidata da Salvini, non ci sarebbe partita. Per questo l’Ncd cerca di costruire con l’Udc e altre forze un polo di centro dotato di una sua forte autonomia politica e programmatica”.
La convinzione di Cicchitto è dunque che per Renzi non vi sia avversario migliore di Salvini, perché in un Paese con un elettorato fortemente radicato al centro come l’Italia, conservatore ma moderato, difficilmente il leader di una formazione come la Lega Nord dovrebbe riuscire a massimizzare il sostegno di alcuni settori della società. Una lettura realistica in un Paese normale, ma oggi l’Italia non è un Paese normale.
GM