Tabaccaio ucciso ad Asti, è caccia all’uomo

Particolare di un'auto dei carabinieri (Getty Images)
Particolare di un’auto dei carabinieri (Getty Images)

E’ caccia aperta ai rapinatori che nella serata di ieri hanno preso di mira una tabaccheria di Asti, aprendo il fuoco nel tentativo di portare a segno il colpo e finendo con l’uccidere il titolare, il 37enne Manuel Bacco, colpito dagli spari mentre provava a difendere la moglie. Di rabbia e sgomento la reazione del presidente della Federazione provinciale dei tabaccai di Asti, Mario Valpreda: “Siamo spaventati, e ci sentiamo abbandonati. I furti e le rapine sono in aumento, e le forze dell’ordine non ce la fanno”.

Quello di ieri, peraltro, è il secondo episodio di violenza mortale nei confronti di tabaccai che avviene in Piemonte nel giro di una settimana; lo scorso 12 dicembre, infatti, a Torino, un uomo di 38 anni, Giuseppe Cerasa, ha aggredito Enrico Rigollet, di 57 anni, che gestiva l’attività commerciale in società con il fratello, e il negoziante è finito al suolo. I soccorsi hanno provato a rianimarlo, ma è stato tutto inutile.

Per provare invece a individuare e ad arrestare i malviventi in azione ieri sera, i carabinieri coordinati dal colonnello Fabio Federici hanno predisposto diversi posti di blocco in numerosi punti della città, ma i banditi – che secondo alcuni testimoni sarebbero fuggiti a bordo di un’auto bianca – sembrano essere svaniti nel nulla, almeno per il momento. Anche se il movente sembra quello della rapina finita in tragedia, gli investigatori stanno indagando anche negli ambienti frequentati dalla vittima, il cui passato era contrassegnato da precedenti legati a spaccio e consumo di droga, non escludendo un regolamento di conti.

Dalla ricostruzione, basata essenzialmente sulle testimonianze della moglie della vittima, Manuel Bacco avrebbe provato a difendere la propria donna, strattonata da uno dei due rapinatori, mentre l’altro faceva il palo. La reazione del malvivente sarebbe stata quasi immediata: due colpi di pistola semiautomatica che hanno freddato il tabaccaio. La donna ha spiegato agli investigatori di non avere visto i malviventi in faccia: “Aveva il volto coperto, non l’abbiamo visto”. Poi ha confermato il gesto violento nei suoi confronti: “Quell’uomo mi ha aggredito quando è entrato. Per questo mio marito ha reagito”.

Il cordoglio della Lega Nord

Alla moglie e ai familiari di Manuel Bacco è arrivato in queste ore il cordoglio e la vicinanza della locale Lega Nord, che in una nota ha voluto sottolineare: “Asti è stata e deve tornare ad essere una città tranquilla, confidiamo che il lavoro delle forze dell’ordine porti all’arresto dell’omicida, ma poi occorre la certezza della pena, niente sconti di pena e benefici per chi uccide”.

 

GM